Modificare in maniera opportuna la normativa che regola l’accesso alla professione di agente immobiliare, per garantire la preparazione e la competenza di chi assiste il consumatore in un passaggio fondamentale della vita. È il tema principale che il Vicepresidente Vicario della FIMAA, Maurizio Pezzetta, ha affrontato nel corso di un incontro con l’on. Fabrizio Comba, esponente di Fratelli d’Italia, e membro della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera. Per FIMAA è necessario individuare dei percorsi alternativi idonei, anche per rispondere alle richieste che da anni avanza la Commissione Europea.
In base alla proposta della FIMAA, per accedere alla professione dovrà essere necessario frequentare un corso di formazione o effettuare un praticantato professionale di 12 mesi, unito a una formazione teorica o a un idoneo titolo universitario. In ogni caso, al termine del percorso formativo, l’aspirante agente immobiliare dovrà superare un esame – di fronte a un soggetto super partes come le Camere di Commercio – per attestare che abbia maturato le competenze necessarie a esercitare la professione. L’esame tuttavia dovrà essere graduato sulla base del percorso formativo, professionale e di pratica svolto dal candidato.
Per quanto riguarda il praticantato in particolare, la FIMAA propone di intervenire anche sulla figura del tutor. Dovrà infatti essere un professionista iscritto nel RI o nel REA da almeno cinque o dieci anni. Inoltre, per evitare la mercificazione del praticantato, è fondamentale che il tutor possa seguire un solo praticante per volta. Infine, il praticantato deve essere di almeno 20 ore settimanali, e seguire un programma ben articolato.
“L’agente immobiliare – ha dichiarato a margine dell’incontro il vicepresidente vicario Pezzetta – è un argine a difesa del consumatore in uno dei momenti fondamentali della sua vita: l’acquisto di una casa o di un immobile, spesso fatto con i risparmi di una vita. È imprescindibile che ad accompagnarlo ci sia una figura professionale e qualificata, di conseguenza anche l’accesso alla professione deve basarsi su elevati criteri di preparazione”.