Ci avviciniamo alle elezioni provinciali. Angelo Gennaccaro, assessore comunale al personale a Bolzano, nonché secondo in lista de La Civica, la formazione di centro che raccoglie diverse formazioni civiche provinciali e partiti di orientamento nazionale, con una nota al nostro giornale prende posizione sulla Scuola provinciale e suggerisce modifiche sostanziali.
«I test INVALSI ci dicono – da anni – che in matematica e italiano gli studenti altoatesini di lingua italiana sono nella media nazionale, nello specifico vanno meglio degli studenti del Sud, ma peggio di tutte le altre regioni del Nord (o del Centro-Nord), in tutti gli ordini scolastici. In particolare, vanno molto peggio dei “cugini” trentini, che sono i migliori d’Italia. Allo stesso tempo, gli studenti altoatesini sono quelli che trascorrono più ore a scuola. Sostanzialmente, questo accade perché oltre alle materie studiate nel resto d’Italia, devono studiare anche il tedesco» – osserva Gennaccaro, che, inoltre, ricorda le ore in più che talvolta non mancano per rinforzare alcune materie. Gennaccaro rileva che in prima liceo classico a Milano, Verona, Palermo le ore settimanali sono 27/28, mentre a Bolzano 35. «Oltretutto, a Bolzano sono 35 spalmate su 5 giorni, a Milano sono 27 su 6 giorni. Da qui emerge chiaramente come sia diversa la giornata dello studente altoatesino, che deve alzarsi presto, fare 7 ore di scuola, pranzare tardi e in un pomeriggio che si è fatto ormai corto, concentrare studio (in vista delle 7 ore dell’indomani) e tempo libero. Lo studente a Trento, invece, di ore ne fa 5, se non addirittura 4, dorme di più, ha un pomeriggio più lungo a disposizione per lo studio e il tempo libero». Secondo il politico le differenze sono chiare. L’assessore in corsa per le Provinciali rammenta che la situazione è esplosa con la rinuncia al sabato, giorno in cui nel resto d’Italia si va tranquillamente a scuola, una scelta dettata dalla Provincia da motivi esclusivamente economici e non didattici, come si suppone dovrebbe, invece, accadere. «Non vogliamo ripristinare il sabato? Bene. Anzi, benissimo, perché allora – se si ha a cuore la scuola e la crescita sana dei nostri ragazzi – non resta che ridurre l’orario di quei 5 giorni. E siccome non si possono tagliare le ore di matematica, italiano ecc. perché ci sono dei parametri nazionali da rispettare, l’unica cosa possibile è tagliare le ore di tedesco, recuperandolo come lingua in cui veicolare alcune delle altre materie come matematica, storia, arte ecc.», spiega Gennaccaro, il quale è convinto che una scuola con l’opzione di 30 ore a settimana (orario 8-13) in una sezione bilingue, anziché 35 in una sezione ordinaria (orario 8-14), creerebbe in pochissimi anni un lievitare delle sezioni bilingui.
«In sintesi bisogna lavorare per avere più sezioni bilingui, non solo per fare apprendere il tedesco, ma per avere una giornata più a dimensione degli studenti», afferma l’Assessore, che vede ciò possibile nel caso in cui le due intendenze scolastiche collaborino. «In tal caso basterebbe scambiarsi gli insegnanti. Se, però, l’intendenza italiana deve fare da sé, allora, bisogna pensare a una indennità aggiuntiva per chi, in possesso di certificazione linguistica adeguata, sia disponibile a insegnare la sua materia anche in tedesco e sfruttare la possibilità appena deliberata di percorsi formativi per l’abilitazione degli insegnanti delle scuole in lingua italiana alla facoltà di scienze della formazione di Bolzano, sede di Bressanone, e proporre questo percorso in modalità bilingue. La sezione bilingue sulle quali puntiamo e chiediamo il potenziamento non risolverebbe solo il problema del tedesco, ma anche quello del malessere scolastico, che si sta drammaticamente diffondendo», conclude il candidato de La Civica.
Foto, Angelo Gennaccaro