Il settore vitivinicolo cresce e si evolve. La sfida al futuro parte da Nordest

Una rosa di relatori esperti ha tenuto alta l’attenzione del pubblico per quasi due ore al Forst Season di Bolzano, in occasione dell’evento dedicato al comparto vitivinicolo, organizzato dall’europarlamentare Matteo Gazzini. Dopo la lettura dei saluti iniziali del Sottosegretario del MASAF Luigi D’Eramo, l’avv. Marco Giuri, esperto di diritto vitivinicolo, ha aperto il dibattito sulla nuova etichettatura europea, che prevede l’indicazione di tutti i componenti del vino e dei valori nutrizionali, inseriti in tabelle leggibili tramite codice QR e l’introduzione nel mercato dei vini dealcolizzati. Una modifica non solo delle abitudini di mercato ma soprattutto di quelle del consumatore, che dovrà essere edotto tramite opportune campagne di informazione. Il dott. Adriano Angilletta dell’ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari, ha snocciolato i dati sul recente lavoro di controllo effettuato dal personale dislocato nei 29 uffici e 6 laboratori presenti a livello nazionale. Nel solo 2022, sono stati effettuati più di 19.000 controlli e 182 sequestri per un valore di oltre 23 miliardi di euro. Un lavoro enorme che ha permesso di rimuovere inserzioni di prodotti contraffatti all’estero, come nei casi di Brunello, Valpolicella, sul Prosecco in lattina o quello pubblicizzato da alcuni veicoli in Inghilterra, che avrebbero venduto per le strade, vino bianco sfuso. Il Direttore del centro di viticoltura ed enologia del CREA, Riccardo Velasco, ha invece lanciato una doppia sfida guardando al futuro della viticoltura: sostenibilità e dimezzamento dei trattamenti chimici entro il 2030, come indicato dall’UE nella strategia Farm to Fork. Entrambe queste sfide possono essere vinte grazie alle nuove tecniche genomiche per la produzione di vitigni resistenti alle malattie. Velasco ha sottolineato come la mutagenesi accelerata, utilizzata per produrre le nuove piante, non abbia nulla a che fare con gli OGM e non vada ad alterare le altre caratteristiche qualitative del prodotto, citando da esempio l’uva da tavola senza semi. Il Presidente del Consorzio di tutela vini Alto Adige Andreas Kofler ha parlato del mercato e delle future sfide per il settore, in particolare su etichettatura e lotta alla flavescenza dorata. Il direttore del Consorzio di tutela vini del Trentino Graziano Molon ha invece focalizzato l’attenzione sulla sostenibilità economica e sociale, rivolta al rispetto dell’ambiente e alla salubrità del prodotto, linea perseguita anche dal disciplinare trentino. Filippo Pozzi, Advisor al parlamento europeo il gruppo Identità e Democrazia e commissione AGRI, ha concluso gli interventi sulle linee guida della nuova PAC e posto l’attenzione sulle potenziali future criticità legate ai temi europei sulla lotta al cancro (che punta il dito senza distinguo verso alcolici e carni rosse) e sull’etichetta a semaforo Nutri-score.