Nuovo recordo per la cena di gala della Fondazione Trentina per l’autismo

Si è svolta sabato 27 maggio presso il Centro Congressi COCEA a Taio di Predaia (TN) la Cena e serata di Gala della Fondazione Trentina per l’Autismo, arrivata alla sua tredicesima edizione. Sold out già da diversi giorni con quasi 700 persone, che si ritrovano annualmente per sostenere le attività della onlus. Una serata che miscela spettacolo e sensibilizzazione verso una problematica, l’autismo, quanto mai attuale, che interessa ormai 1 bambino ogni 77 (dati del Ministero della Salute).

«L’Autismo è una condizione che entra nelle famiglie con la forza di un uragano – spiega il presidente Giovanni Coletti, ideatore e promotore dell’evento. La Fondazione Trentina per l’Autismo è in prima linea per costruire una rete di servizi che assicurino un sostegno trasversale e continuativo alle famiglie, con un occhio al futuro: i bambini crescono, anzi sono già cresciuti ed esiste una folta schiera di adulti autistici assistiti da genitori anziani».

Ad allietare la cena si sono susseguite le esibizioni di artisti noti al grande pubblico e momenti dedicati ai campioni dello sport. Dopo i saluti delle autorità portati dall’assessora Giulia Zanotelli, partenza in grande stile con le atmosfere raffinate della storica orchestra Rondò Veneziano, che ha introdotto il toccante momento dedicato al racconto dei volontari nonesi in azione nelle zone dell’alluvione in Emilia Romagna. Dal palco alcuni rappresentanti del CdA e il direttore di Melinda Ernesto Seppi con il presidente di COCEA Ennio Magnani hanno mostrato un video realizzato nei giorni scorsi sui luoghi del disastro. La serata è continuata con i toni più leggeri delle voci dei più noti interpreti della musica pop italiana magistralmente riprodotte dall’imitatore Antonio Mezzancella, vincitore del talent televisivo Tale e Quale Show.

Intermezzo divertente e formativo con i Terconauti, trio comico dei fratelli Damiano e Margherita Tercon con Philipp Carboni, che con ironia abbattono gli stereotipi sull’autismo.

Per meriti sportivi sono stati premiati Amos Mosaner, prima medaglia d’oro italiana nel “curling“ alle Olimpiadi di Pechino 2022 e Simone Deromedis, primo campione del mondo italiano nella disciplina “skicross” ai mondiali di Bakuriani 2023, noneso doc, nato e cresciuto a pochi chilometri di distanza dalla sede dell’evento. Interessante l’intervento di Luciano Guerri tecnico progettista e Ignazio Lunetta ingegnere di pista di Jean Alesi prima e di Michael Schumacher poi, nel periodo d’oro della Ferrari, che hanno parlato di gioco di squadra. Tema caro anche all’Aquila Basket Trento, con gli immancabili presidente Luigi Longhi ed il capitano Toto Forray, per un fraterno scambio di maglia della squadra e targa di riconoscimento con il presidente Giovanni Coletti a suggello di una vicinanza con la Fondazione Trentina per l’Autismo fin da quando Casa “Sebastiano” era ancora un progetto sulla carta.

Grande chiusura con la cantautrice Fiordaliso, che ha emozionato con le sue storiche hit ed una sentita “Romagna mia” dedicata alla sua terra di origine. Tra gli ospiti vip Bruno Serato, chef italo-americano “Eroe CNN”, la coppia Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser e il giovane scrittore trentino Gianluca Danieli autore del romanzo “La donna con gli occhi bianchi” e co-autore nel docu-film “Vite parallele” a tema autismo, attualmente in produzione con il regista Herman Zadra.

Ottimo il lavoro del team di chef trentini di diversi ristoranti della provincia, che hanno realizzato un menù molto apprezzato, professionalmente servito in sala da studenti e studentesse del Centro Formazione Professionale Alberghiero ENAIP di Ossana.

«L’estrema urgenza in Trentino resta il “Dopo di noi” – ha spiegato il presidente Coletti. «Era nostra intenzione dedicare il ricavato della serata a progetti residenziali per le persone con autismo, ma vista la drammatica situazione in Emilia Romagna, destineremo una metà del ricavato per sostenere progetti di associazioni a favore di bambini e ragazzi con autismo nelle zone alluvionate».