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QAnon Revolution va in scena Teatro Cuminetti di Trento

28 Marzo 2023

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QAnon Revolution va in scena Teatro Cuminetti di Trento

La compagnia teatrale Evoè! Teatro di Rovereto, in collaborazione con il drammaturgo trentino Riccardo Tabilio, porta in scena in debutto nazionale con un testo inedito la storia di QAnon, il più vasto movimento complottista dell’epoca moderna, e le sue tragiche conseguenze.
Geminata nel 2017 a partire dalle profezie di Q, entità anonima del web che si presentava come un infiltrato nelle stanze del potere degli Stati Uniti, la dottrina di QAnon ha radunato centinaia di migliaia di seguaci in tutto il mondo. Nel corso degli anni i seguaci di Q sono stati coinvolti in diversi casi di violenza e terrorismo, fino ad arrivare all’irruzione nel Congresso degli Stati Uniti a Washington il 6 gennaio 2021. L’assalto, aizzato da Donal Trump che era uscito sconfitto dalle elezioni presidenziali del 3 novembre 2020, è stata definito “un attacco senza precedenti alla democrazia americana”.
QAnon Revolution accompagna in un viaggio alla scoperta del movimento, dalle chat nel deep web fino alle azioni più eclatanti, cercando di indagare le motivazioni e i desideri di chi sceglie di aderire a un movimento che mescola rabbia, frustrazione, sospetto, teorie politiche di estrema destra, orgoglio nazionale e voglia di rivalsa. Una teoria del complotto capace di influenzare la traiettoria politica degli Stati Uniti d’America che bisogna avere il coraggio di guardare ad occhio nudo, senza ridurla a semplice bufala.
In scena tre protagonisti del movimento: Jake Angeli, lo “Sciamano di QAnon”, l’iconico manifestante dal copricapo cornuto, protagonista dell’assalto al Congresso; Edgar Maddison Welch e il suo attacco armato a una pizzeria di Washington, che diede per primo rilevanza mediatica alla teoria; Ashli Babbitt, altra protagonista dell’effrazione del Campidoglio e unica vittima del 6 gennaio per colpi di arma da fuoco. 
A sostenere la drammaturgia sono fonti giornalistiche e saggi come l’imprescindibile La Q di Qomplotto di Wu Ming 1, che rendono lo spettacolo contemporaneamente fiction e indagine.
“QAnon non è l’improbabile teoria da bar che si racconta nel risolino malcelato degli altri. È una teoria virale, plastica, che si alimenta da sola. La sua origine è un utente anonimo, Q, che nei recessi del web costruisce pezzo per pezzo una teoria folgorante, massiva e globale, creando una visione del mondo incredibile e mostruosa. Lo spettacolo è ambientato un po’ nel mondo reale e un po’ nel deep web, la “rete profonda” dove è germinata la teoria. Qui esistono social dove gli utenti possono rimanere anonimi e dialogano attraverso lunghissime catene di post, come in una sorta di chat whatsapp. Ho esplorato in prima persona questi forum per scoprire come sono fatti e come funzionano. I pensieri dei diversi utenti si uniscono generando una sorta di mente collettiva che costruisce un discorso, sostiene certe idee, completa la teoria. Questo mondo digitale non è separato dalla realtà nella quale viviamo, è un pezzo della realtà stessa.”
Autore teatrale, regista e sound designer. Originario di Riva del Garda, lavora tra Milano, l’Emilia-Romagna, il Trentino e il Friuli-Venezia Giulia. Collabora stabilmente con la compagnia Kepler-452.  Tra i suoi ultimi lavori figurano la drammaturgia di Fase Nove // Assolo Urbano, performance diretta dal collettivo svizzero-tedesco Rimini Protokoll, in scena a Milano nel 2020 e 2021, la performance 17 selfie dalla fine del mondo, eseguita in Italia e Slovenia, dedicata alla crisi climatica, e lo spettacolo itinerante La biblioteca umana dello spettatore dedicato alla scoperta dell’attore più silenzioso che ci sia: il pubblico.
“Mi affascina questa visione della realtà, così corrotta da spingere le persone a una rivoluzione. Nello spettacolo il mondo digitale è rappresentato come un’apparizione, qualcosa che emerge da un mondo sommerso. I personaggi appaiono come se fossero ologrammi generati dal forum. Non mi interessa l’imitazione del reale: i tre protagonisti servono a raccontare la corruzione dell’idea di reale partendo dalla consapevolezza che non esiste una realtà oggettiva. Ognuno di noi potrebbe entrare in un meccanismo del genere. Lo stesso Bertolt Brecht ammetteva di essere affascinato guardando i discorsi di Hitler, salvo poi capirne la mostruosità rileggendoli, e la Prima Guerra Mondiale è stata accompagnata da un grande entusiasmo nazionalistico diffuso in tutti i paesi europei. Sono tutte dimostrazioni di come funziona la psicologia delle masse.”
Regista teatrale e direttore artistico di Festival e rassegne culturali. Ha concentrato e specializzato il suo lavoro sulla drammaturgia contemporanea realizzando spettacoli di autori come Will Eno, Nick Payne, Mike Bartlett, Lucy Prebble, Annie Baker, Neil La Bute, Harold Pinter. Collabora con produzioni pubbliche e private fra le quali il Teatro Stabile di Torino, il Teatro Stabile d’Abruzzo, compagnia Mauri Sturno e Khora.teatro.
“L’indagine sul complottismo al di sopra di ogni giudizio si basa sulle aspettative, sui sogni nel cassetto, sui desideri e le abitudini di chi dentro di sé, nella profondità del suo animo, è convinto di agire nel giusto. La quotidianità di ognuno di noi non è esente dalle persuasioni. Anche noi siamo complottisti, il complottismo è quotidiano, lo abbiamo sui social, lo abbiamo per strada. Gli attori porteranno la consapevolezza che noi non siamo solo testimoni ma anche parte di questo mondo reale ma situato oltre i confini della realtà e dunque iperreale.”
La compagnia Evoè! Teatro nasce nel 2011 a Rovereto (TN) e realizza progetti artistici con l’obiettivo di rispecchiare la complessità della contemporaneità dando voce a drammaturgie inedite di autori viventi del panorama europeo. Tra gli autori messi in scena, l’argentino Rafael Spregelburd, i drammaturghi tedeschi Philipp Löhle e Roland Schimmelpfennig.

Disegno luci e tecnica Marco Filippone
Scenografia e grafica Lorenzo Zanghielli
Costumi Lucia Menegazzo
Sound design Mattia Manzoni
Comunicazione e ufficio stampa Chiara Marsilli
Organizzazione Michela Mattioli

Prodotto in collaborazione e con il sostegno di Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento
Vincitore del bando focus Piattaforma di circuitazione del Teatro professionale dal vivo del Teatro Stabile di Bolzano, Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, Coordinamento Teatrale Trentino e Comune di Mori