È dalla fine del 2019 che il comune di Merano si è dotato di un regolamento per l’odonomastica, l’intitolazione cioè di strade, piazze, ponti e ogni altra area di circolazione. Al suo interno, si prevede che “le nuove denominazioni devono perseguire l’obiettivo del riequilibrio delle denominazioni per genere, se relative a persone, e preservare il medesimo una volta raggiunto. A partire dall’entrata in vigore del regolamento e fino al raggiungimento della parità delle denominazioni per genere, le denominazioni di genere maschile non possono superare un terzo delle nuove denominazioni”. Questo impegno, fortemente voluto dalla giunta Rösch, trova ora sostegno anche a livello provinciale.
“Già nel 2018 – ricorda la consigliera Marlene Messner – proprio i Verdi avevano presentato una mozione, poi approvata dal consiglio provinciale, che impegnava la giunta a redigere una raccolta di nomi di donne a cui intitolare strade e piazze nei comuni dell’Alto Adige e a invitare, attraverso il Consorzio dei Comuni, le municipalità a dare maggiore attenzione, se non la precedenza, ai nomi femminili per le nuove denominazioni”.
Con un’interrogazione con richiesta di risposta scritta i Verdi meranesi riportano ora il tema sul piano comunale. La consigliera Claudia Bellasi, presidentessa della Commissione Pari Opportunità del comune di Merano, prende spunto dal Piano d’azione per l’Uguaglianza tra donne e uomini 2020 – 2024. “Allo spazio fisico della città si sovrappone un altro spazio, simbolico ma altrettanto significativo, quello del disequilibrio fra genere maschile e genere femminile nell’odonomastica e nella toponomastica. I nomi delle targhe delle strade in cui abitiamo, lavoriamo e ci incontriamo sono forme d’espressione non neutrali che mettono in risalto la dominanza maschile nello spazio pubblico. Delle storie femminili rimangono poche tracce e poche testimonianze: riequilibrare la nostra storia e la nostra cultura partendo dagli spazi urbani è un compito importante e inderogabile. Il Piano impegna poi l’amministrazione cittadina, nel periodo 2020 – 2024, a intitolare a donne almeno tre nuovi luoghi in aree di una certa visibilità.”
Il gruppo Verde chiede quindi alla giunta se e quando intende dare seguito a questo impegno di consultare la Commissione Pari opportunità e di convocare l’apposita commissione per portare in consiglio proposte di nuove intitolazioni al femminile, magari sacrificando quei nomi generici che talvolta identificano ancora le strade cittadine, vedasi a titolo d’esempio via Cantiere, via Caserme, via Cimitero, vie dei Prati, via Vigneti, via del Ruscello, via delle Piante ed altri.
Foto. Claudia Bellasi, presidentessa Commissione Pari Opportunità comune di Merano