Il recente decreto “Milleproroghe”, approvato in margine della Legge di Bilancio 2023, include anche una proroga di sei mesi delle semplificazioni per l’ottenimento delle concessioni per l’allestimento degli spazi esterni di bar e ristoranti. La norma prevede, per ora fino al 30 giugno 2023, un percorso facilitato per l’allestimento dei dehors nelle città italiane.
Per i titolari di bar e ristoranti è sicuramente un’ottima notizia – afferma Bobo Widmann, portavoce della gastronomia nell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige – Allo stesso tempo è anche un’occasione utile per ripensare i centri urbani. Questo periodo di tempo, infatti, potrà essere utilizzato dalle amministrazioni locali per favorire soluzioni strutturali che tengano insieme il diritto delle imprese a lavorare, quello dei cittadini a beneficiare di spazi urbani di qualità e quella dei residenti a vivere in aree ordinate e fruibili.”
In questi ultimi anni segnati dalla pandemia di Covid-19, la possibilità di consumare un pasto o una bevanda all’aperto ha rappresentato una garanzia sia per i consumatori che per le aziende di un settore che non si è ancora del tutto ripreso dalla crisi. Una recente ricerca dell’associazione di riferimento nazionale Fipe ha inoltre evidenziato che il 70 percento degli italiani apprezza i dehors e li vorrebbe mantenere anche al termine dell’emergenza sanitaria.
L’importante è che si cominci subito a cercare una soluzione di compromesso che scongiuri gli abusi e riqualifichi nel migliore dei modi le nostre città. Noi come, gastronomia nell’Unione, abbiamo già contribuito con le nostre proposte al disciplinare tecnico di occupazione del suolo pubblico elaborato dal Comune di Bolzano. Il nostro obiettivo è evitare il più possibile la burocratizzazione dei procedimenti per le occupazioni. I pubblici esercizi dovrebbero continuare ad essere visti dall’amministrazione come una risorsa e non come un problema – auspica Widmann.
Lo spazio pubblico deve essere infatti uno strumento di rigenerazione urbana non solo in termini economici ma soprattutto in termini di qualità delle città e della vita dei cittadini. L’utilizzo delle aree pubbliche da parte dei pubblici esercizi è in grado di aumentare la qualità della vita per residenti e ospiti, generare ordine e sicurezza per la città e creare posti di lavoro.
Foto. Bobo Widmann@ Unione commercio turismo servizi Alto Adige