La scuola provinciale per le professioni sociali che offre corsi di formazione anche fuori Bolzano ha dimostrato che l’insegnamento online, soprattutto se rivolto agli adulti, è particolarmente proficuo. “Corsi di formazione in periferia, combinati con stage” invoglierebbero molti interessati a partecipare, a condizione che non richiedano lunghi spostamenti, conciliando in tal modo formazione e vita familiare. È questa la posizione espressa in Consiglio provinciale di Bolzano da Maria Elisabeth Rieder del Team K.
Le professioni sociali, come è noto, presenti nelle case di riposo e di cura, sono molto richieste anche nei servizi di assistenza domiciliare e negli ospedali.
In occasione della “Giornata delle professioni sociali”, il Team K. ha richiamato l’attenzione sulla carenza di personale, ma anche sulla mancanza di una cornice normativa adeguata. La riqualificazione delle professioni sociali risulta oggi necessaria per attirare più persone verso questi mestieri. Un obiettivo, sostiene Rieder, è quello di rendere tali professioni interessanti anche per chi desidera cambiare carriera o per chi si sta riqualificando e riorientando professionalmente. “Gli ostacoli sono ancora molti, soprattutto dal punto di vista economico e per le donne che vogliono fare formazione o riqualificazione dopo la maternità. Non c’è praticamente nessun sostegno finanziario per i periodi di formazione, inoltre si tende ad evitare lunghi spostamenti e i corsi con molte lezioni che comportano spese e mancati introiti”, nota Rieder.
Una mozione in tal senso era già stata discussa in Consiglio provinciale a settembre, oggi la trattazione è stata ripresa ed infine il documento è stato approvato. “Un programma di formazione decentrato nelle professioni infermieristiche sarà presto istituito, ne sono lieta. Questa è una misura concreta contro la carenza infermieristica, migliora l’accessibilità alla formazione e coinvolge sempre più le case di riposo e di cura nel processo di formazione”, ha concluso Rieder.
Foto. Maria Elisabeth Rieder