Singolare scoperta ieri mattina in Alta Pusteria nei pressi di San Candido dove i Carabinieri hanno scoperto che un medico aveva aperto un Centro per tamponi nasali orofaringei per la ricerca del virus SARS-CoV-2. Due le donne addette alla raccolta e allo sviluppo dei tamponi senza però che esse avessero competenze professionali di tipo sanitario. Queste infatti sono risultate essere le segretarie del medico titolare del Centro e avevano in uso l’utenza del medico – loro datore di lavoro – per accedere al database ASDAA/SABES per l’emissione di certificazioni verdi “green pass”. Risulta evidente che il professionista non avrebbe potuto avvalersi di personale non esercente la professione sanitaria per effettuare i tamponi
I Carabinieri di San Candido insieme a quelli del Nucleo antisofisticazioni e sanità (NAS) di Trento hanno quindi segnalato alla Procura della Repubblica di Bolzano per concorso in abusivo esercizio di professione medica le due segretarie e il medico.Non è possibile stabilire quali tamponi siano stati eseguiti dal medico, che sarebbero validi, e quali dalle due donne, che invece non sarebbero validi poiché acquisiti da persone senza alcuna competenza professionale nel settore.
L’attività di controllo su laboratori e ambulatori, disposta e coordinata dal Comando Carabinieri per la tutela della salute di Roma, continua su tutto il territorio altoatesino in sinergia con i comandi territoriali.
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