I Verdi delusi, “COP26 si conclude con piccoli risultati e grandi ritardi”

Dalla conferenza ONU sui cambiamenti climatici si attendevano risposte a grandi speranze. Anche i Verdi dell’Alto Adige hanno seguito con attenzione gli eventi di Glasgow, dove per quindici giorni si è discusso di come raggiungere gli obiettivi per il clima stipulati a Parigi. Diversi rappresentanti dei Verdi europei erano sul posto e hanno commentato parlando di alcuni piccoli risultati e di molte aspettative deluse. Particolarmente significativi sono i cambiamenti inseriti all’ultimo istante nel documento finale. Il fatto che siano tornati indietro dalla promessa di una reale “uscita dal carbone” alla “riduzione” (“phase down” invece di “phase out”) è la grande occasione mancata, così come il riferimento alle rinegoziazioni nel 2022.
D’altro canto, i paesi i cui obiettivi climatici non erano allineati con quelli di Parigi dovranno adattarsi entro il 2022. E dobbiamo anche riconoscere gli accordi stipulati per la limitazione delle emissioni di metano, sulla protezione delle foreste e le discussioni sul motore a combustione.
Tuttavia, scrivono i Verdi dell’alto Adige in un comunicato di non poter “essere soddisfatti delle nuove scappatoie con il mercato delle emissioni e in generale dei risultati finanziari. Gli aiuti per l’adattamento al cambiamento climatico sono stati raddoppiati, ma allo stesso tempo non è chiaro se si tratti solo di una riallocazione di fondi.Tutto sommato, alla fine di questa COP26 resta un retrogusto amaro. Ciò che sarebbe stato possibile non è stato raggiunto. Ciò che è stato raggiunto è forse un’indicazione nella giusta direzione. Con un grande MA che sta nel fattore tempo. È chiaro che i tempi della diplomazia e della politica sono troppo lenti, vista la curva crescente del riscaldamento globale.”
“Quanto sia facile giocare un po’ con i numeri, indicare gli “altri” come molto più lenti e limitarsi a spostare più avanti la deadline degli obiettivi lo vediamo chiaramente anche in Alto Adige, dove il piano clima, rimasto per 10 anni a prendere polvere in un cassetto, è stato ora rilanciato – in fretta e furia – solo grazie all’energia dei Fridays for Future. Nel frattempo, alcune proposte portate in Consiglio provinciale, come la dichiarazione di emergenza climatica o l’introduzione di un clima-check, sono state bocciate senza troppe remore dalla maggioranza SVP-Lega Salvini” rimarcano Foppa, Dello Sbarba e Staffler.
Dalla diplomazia mondiale fino alla piccola realtà della nostra provincia, si può vedere quanto sia difficile passare dalle parole ai fatti, dagli obiettivi agli interventi concreti. Gret Thunberg con il suo riferimento al “BLA BLA” dei grandi intendeva esattamente questo. Ha parlato per la sua generazione e per i popoli del Sud del mondo, che devono pagare letteralmente il prezzo di questo continuo tergiversare da parte degli stati industrializzati

Foto, Glasgow, Johnson interviene a COP26

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