Lotta alla povertà, lavoro, formazione e tutele sociali i fattori chiave per combatterla

Il 17 ottobre è la Giornata Mondiale di lotta alla povertà. La SGBCISL in occasione di questa iniziativa, promossa dalle Nazioni Unite, ricorda come la povertà assoluta e relativa ed il rischio povertà sono un problema anche nella nostra Provincia. Infatti, secondo l’ASTAT, il 17,5% della popolazione altoatesina è a rischio povertà (dati 2018!).
Le retribuzioni sono ferme da anni mentre le disuguaglianze crescono. Sono molti i cittadini in condizione di difficoltà che devono essere supportati da interventi di sostegno sociale. Per contrastare la povertà è indispensabile rafforzare la rete di tutele, con interventi mirati al vero bisogno, e occorre con determinazione puntare sulla formazione e sul buon lavoro, pilastro per una vita dignitosa.
Particolare attenzione va rivolta in questo senso alle categorie generalmente più fragili e più esposte al rischio povertà e al rischio di esclusione sociale come le famiglie monoreddito e/o con redditi bassi, i lavoratori precari, donne, anziani, genitori single, immigrati.
Oltre a creare nuovi posti di lavoro bisogna puntare sulla contrattazione locale, che aumenti le retribuzioni e redistribuisca i redditi. Vanno definiti ulteriori interventi per favorire la conciliazione vita-lavoro e percorsi di riqualificazione e inserimento lavorativo per quanti hanno perso il lavoro o sono usciti dal mercato del lavoro. L’occupazione di qualità è inoltre un fattore chiave per prevenire il rischio povertà in età avanzata. In tal senso anche la previdenza complementare può contribuire ad arginare il fenomeno ed assicurare un tenore di vita migliore.
Da anni la SGBCISL si impegna per la definizione di un “Patto per l’Alto Adige”, un accordo quadro tra le parti sociali per aumentare le retribuzioni, migliorare le condizioni di lavoro, promuovere la formazione ed estendere il welfare contrattuale in un territorio come il nostro dal costo della vita superiore alla media nazionale. La politica può favorire tutto questo con apposite misure, come ad esempio agevolazioni fiscali per imprese virtuose.
A fronte delle crescenti disuguaglianze la politica è chiamata ad impegnarsi per una maggiore equità sociale attraverso politiche mirate per contrastare l’esclusione sociale, per sostenere i redditi e garantire alla popolazione diritti primari a partire dal diritto alla casa.

Foto. Dieter Mayr e Donatella Califano

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