Boom di truffe online, le PMI sono prive di protezioni

Le truffe online in Trentino Alto Adige sono aumentate dell’89% nel 2020 per effetto della crisi pandemica e dello sviluppo accelerato dei sistemi di vendita, acquisizione di documenti e formazione via web. “Le aziende non sono preparate – avverte Claudio Corrarati, CNA Trentino Alto Adige – e rischiano di subire molti più furti telematici di quanti ne hanno subiti direttamente nella propria sede, che hanno blindato nel corso degli anni con telecamere, allarmi e inferriate. Occorre incentivare con appositi contributi l’esecuzione di check-up hardware e software, l’adozione di adeguati sistemi di protezione informatici, migliorare le competenze di imprenditori e collaboratori in questo campo, sviluppare piattaforme aziendali sicure per l’e-commerce, i webinar, il marketing, le forniture”.

Le cifre della Polizia Postale, che ha diffuso un’apposita guida pratica, non lasciano spazio a dubbi. I reiterati lockdown, da marzo 2020 ad oggi, hanno costretto cittadini ed imprese ad accelerare il processo di digitalizzazione. Parallelamente, le condotte fraudolente, sempre più sofisticate, sulle piattaforme di e-commerce e persino su quelle istituzionali sono aumentate a dismisura: crescita dell’89%.

“Formazione, didattica, webinar, videoconferenze, banca online, invio di documenti, disbrigo pratiche, e-commerce, forniture, identità digitale, servizi a cittadini e imprese – analizza Corrarati – con la pandemia e i lockdown sono diventati pane quotidiano per le nostre imprese, accelerando un processo di digitalizzazione che, nelle analisi degli esperti, è irreversibile. Purtroppo, però, le micro, piccole e medie aziende hanno passato gli ultimi 20 anni a migliorare le protezioni contro i criminali tradizionali, installando allarmi, inferriate, telecamere, porte blindate. Contro i ladri e i truffatori telematici, invece, sono prive di protezioni, sono fragili. Spesso, la semplificazione burocratica si è tradotta nella traslazione online delle pratiche da compilare e dell’invio di documenti, ma il materiale da produrre è sempre lo stesso”.

Le proposte di CNA Trentino Alto Adige: “Ridurre al minimo essenziale le procedure burocratiche, prima di digitalizzarle; unificare i meccanismi di pagamento affinché, pur in presenza di diversi destinatari, sia possibile dotarsi di una sola efficace protezione; agevolare la formazione digitale di imprenditori e collaboratori e l’adozione di misure di sicurezza telematica hardware e software; sviluppare programmi per la digitalizzazione sicura”.

“Tutto ciò ha costi rilevanti per le PMI – conclude Corrarati – e necessita di specifica contribuzione pubblica alla voce investimenti aziendali, con dotazione finanziaria adeguata e urgenza di individuare, adesso, le necessità delle imprese. Un’apposita progettazione nei Recovery Plan regionali è quanto mai necessaria”.

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