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Le Guide alpine chiedono libero accesso alla natura e alla montagna

22 Gennaio 2021

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Le Guide alpine chiedono libero accesso alla natura e alla montagna

In caso di un eventuale nuovo lockdown il Collegio Provinciale delle Guide alpine sciatori chiede che il libero accesso alla natura e alla montagna venga preservato, anche oltre i confini comunali. “Naturalmente tutti devono poi agire all’interno delle misure anti-Covid”, sottolinea il presidente delle guide alpine, Kurt Walde.
“La nostra natura e le montagne fanno parte della nostra identità e innumerevoli altoatesini le utilizzano per ricaricare le loro batterie fisiche e mentali”, dice Walde. Questo è tanto più vero in tempi di libertà limitate, poiché è proprio l’attività fisica all’aperto che aiuta a ridurre la sensazione di essere confinati e quindi anche la pressione psicologica. Inoltre si dovrebbe considerare una logica semplice, spiega Walde: quanto più sono concentrati gli spazi in cui le persone possono muoversi, tanto più alto è il rischio di infezione.
Anche per questo in seguito ad un eventuale inasprimento del lockdown il libero accesso alla natura e alle montagne deve essere preservato, anche oltre i confini comunali. “Ognuno è poi naturalmente tenuto a rispettare le misure di protezione, a muoversi in sicurezza, a mantenere le distanze necessarie e ad evitare assembramenti”, spiega il presidente delle guide alpine, che in questo contesto considera necessaria anche l’informazione e la sensibilizzazione: “Chi parte per un’escursione o arriva in vetta e vi trova già altri alpinisti deve mantenere le distanze.”
Con il necessario senso di responsabilità la probabilità di infezione in natura è piccola, dice Walde: “Per questo non parliamo tanto come guide alpine, ma piuttosto come cittadini, alpinisti, amanti della natura e persone di famiglia quando ci appelliamo alla Giunta Provinciale: Per favore, non toglieteci il nostro sport o la possibilità di essere fisicamente attivi all’aperto!”

Foto/© Kurt Walde