Alto Adige. Parrucchieri e centri estetici esclusi dai ristori statali

CNA-SHV, d’intesa con Federacconciatori e Federestetica, ha inviato stamane una nuova lettera al presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e all’assessore provinciale all’Economia, Philipp Achammer, per segnalare ancora una volta che è rimasto irrisolto il problema dei ristori non riconosciuti a parrucchieri e barbieri per la chiusura di novembre in quanto zona rossa, mentre queste attività erano aperte nel resto d’Italia. E, adesso, si sono aggiunti i centri estetici rimasti chiusi a cavallo tra Natale e l’Epifania, mentre nel resto d’Italia sono rimasti aperti in alcune giornate.

La Confederazione provinciale aveva scritto alla Provincia anche lo scorso 17 dicembre, senza ottenere risposte. Adesso chiede un riscontro certo su cosa sta facendo la Giunta provinciale, visto “il forte malcontento nella categoria dei parrucchieri, barbieri, acconciatori (codice Ateco 96.02.01), che non figura nella versione definitiva della legge n. 176 del 18 dicembre di conversione del DL Ristori, in vigore dal 25 dicembre 2020”.

“La categoria – sottolineano il presidente Claudio Corrarati e il direttore Gianni Sarti – è stata sospesa dall’attività a causa dell’emergenza sanitaria con ordinanza provinciale del 3 novembre 2020, prima a Bolzano e subito dopo in tutto l’Alto Adige, e riaperta dal 30 novembre con ordinanza provinciale n. 73 del 27 novembre. Per questo mese di sospensione, i parrucchieri, barbieri, acconciatori non hanno ricevuto ristori statali perché, come noto, il Dpcm del 3 novembre, che fa da cornice ai provvedimenti sanitari in Italia, prevedeva per le zone rosse, come l’Alto Adige, la chiusura dei centri estetici e di altri servizi alla persona, ma non dei parrucchieri. Nella legge approvata, l’elenco dei codici Ateco beneficiari di ristori tutti i centri estetici. Il problema, pur se in misura minore, si ripropone per i 4 giorni tra fine dicembre e gennaio in cui i centri estetici sono rimasti aperti in tutta Italia, tranne che in Alto Adige, visto che la Provincia ha optato per una misura più restrittiva per l’intero periodo natalizio”.
I vertici di CNA chiedono alla Provincia di confermare che verranno istituiti i ristori provinciali, come anticipato dall’Assessore Achammer in una conferenza stampa, a compensazione delle misure statali, per quelle aziende chiuse esclusivamente per effetto di atti della Provincia.

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