Alto Adige. Coronavirus, situazione poco rassicurante – ulteriori restrizioni non escluse

In Alto Adige la situazione epidemiologica relativa al Coronavirus non sta per nulla migliorando, tuttavia da giovedì scorso sono nuovamente aperti negozi, bar, ristoranti e scuole, persino le secondarie di secondo grado in presenza fino al 75%. Dopo il balzo in avanti di ieri, oggi l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha comunicato nuovamente dati Covid poco rassicuranti.
Infatti nelle ultime 24 ore i laboratori dell’Azienda hanno effettuato 2.927 tamponi molecolari e comunicato 380 nuovi casi positivi. Inoltre, presso le varie postazioni autorizzate sono stati effettuati 7.378 test antigenici e rilevati 233 casi positivi. Sempre consistente il numero degli ammalati nei reparti degli ospedali, dove si trovano ricoverati 208 pazienti Covid, mentre nelle strutture private convenzionate sono in cura 146 pazienti affetti da Coronavirus. Resta invariato il numero dei pazienti Covid in terapia intensiva che ammonta a 24 unità. Molti i decessi con o per Coronavirus, nelle ultime ore sono mancate nove persone.
Il trend delle infezioni Covid è in salita, ciononostante secondo le attuali disposizioni gli impianti di risalita sciistica dovrebbero riaprire il prossimo 18 gennaio. Non è però assolutamente scontato che si dovrà nuovamente rinviare la data sine die. Bisogna vedere come si evolveranno le cose e l’andamento dell’epidemia. Nei prossimi giorni il Presidente del Consiglio dovrebbe firmare un nuovo decreto con ulteriori limitazioni e divieti di spostamenti fra le regioni, motivo per cui non avrebbe molto senso riattivare gli impianti di risalita. Considerando il pericolo concreto di incidenti, anche i medici ospedalieri sono allarmati. Resta il dubbio, qualora a Roma dovessero procrastinare l’apertura, se il Governo provinciale di Bolzano vorrà nuovamente procedere in modo autonomo e aprire comunque gli impianti. Alquanto improbabile, considerando la curva che si sta rialzando. La responsabilità sarebbe tutta del presidente Kompatscher, il quale è troppo avveduto per agire in modo così imprudente. È talmente attento, che, come riferisce la Neue Südtiroler Tageszeitung in un articolo firmato da Matthias Kofler, starebbe meditando di disporre una nuova chiusura in febbraio, qualora i numeri di contagio dovessero ulteriormente aggravarsi.
Uno che prevede con certezza persino matematica un peggioramento in poche settimane della situazione epidemiologica, è il biostatistico Markus Falk, secondo il quale la situazione in Alto Adige sarebbe già molto grave. In un intervento pubblicato ancora sulla Neue Südtiroler Tageszeitung il biostatistico non fa segreto del fatto che certi comportamenti poco consoni con le regole anticovid da parte della popolazione sudtirolese durante il periodo natalizio abbiano favorito l’attuale peggioramento del quadro epidemiologico.

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