Alto Adige. Pochissime le donne elette, i Verdi propongono una legge

Le elezioni comunali appena concluse hanno mostrato chiaramente quanto sia ancora difficile per le donne essere elette. Nonostante ci sia stato un lieve miglioramento rispetto al 2015, i numeri fanno ancora impressione. Dai calcoli risulta che nei Comuni dell’Alto Adige le donne elette sono state 504, 45 in più rispetto alla scorsa legislatura Quelle elette a sindaca quest’anno sono state 13 (3 in più rispetto al 2015), gli uomini eletti a sindaco sono 103. Nella maggior parte dei Comuni le consigliere non arrivano al 25%, questo significa che una donna sta sempre seduta non accanto a 1 uomo, ma a 3. Sono ancora molto lontane dalla parità. Impressionante è la solitudine delle donne in alcuni comuni: a Braies siede una sola donna con 11 colleghi uomini, a Brunico siedono 4 donne accanto a 23 uomini, a Campo Tures siedono 2 donne accanto a 16 uomini, a Marebbe, Moso in Passiria, Perca e Rason Anterselva siedono 2 donne accanto a 13 uomini. Solo in un unico comune su 116, lo 0,008% dei Comuni, a Cermes, le donne sono in leggera maggioranza.
Di fronte a questa situazione il Gruppo provinciale Verdi domani 15 ottobre 2020 presenterà in Commissione regionale un disegno di legge che prevede una quota di genere obbligatoria nelle liste per le elezioni comunali.

”Gli studi mostrano che il Comune è il livello delle istituzioni democratiche in cui le donne fanno più fatica a entrare. I motivi sono diversi. Uno di questi è che a livello comunale l’associazionismo ricopre un ruolo importante – e le donne vi partecipano di meno. Ma anche la visibilità è rilevante, quindi la presenza obbligatoria di (più!) donne nelle teste di lista è importante. L’ormai frequente “donna alibi” in coda di lista non fa nessuna differenza!”, commenta la prima firmataria Brigitte Foppa.

Mentre per le elezioni provinciali in Alto Adige è prevista una quota di genere obbligatoria da inserire nelle liste elettorali, per le elezioni comunali nella maggior parte dei comuni basta la presenza di una sola donna. Il disegno di legge del Gruppo Verde prevede quindi di uniformare la legge elettorale per i Comuni a quella per la Provincia. In questo modo almeno 1/3 degli effettivi posti in lista devono essere occupati da donne. E per dare loro la visibilità necessaria, devono essere inserite, insieme agli uomini, nella testa di lista.
„Le donne sono svantaggiate a priori sulla scena politica. Con queste nuove regole si andrebbe a ridimensionare questo svantaggio e per lo meno le donne avrebbero le stesse condizioni di accesso dei veterani maschi della politica. Il mondo ha bisogno delle donne. E anche l’Alto Adige” di questo il Gruppo Verde è certo.

Foto, Brigitte Foppa, prima firmataria del disegno di legge

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