BOLZANO FESTIVAL BOZEN, il Primo Premio Busoni Roberto Cominati al NOI Techpark

Il 20 agosto alle 20.30 prosegue al NOI Techpark la piccola rassegna pianistica proposta dal Bolzano Festival Bozen per riscoprire alcuni grandi pianisti che a Bolzano hanno trovato un trampolino per il successo, aggiudicandosi l’ambito Primo Premio al “Concorso Pianistico Internazionale F. Busoni”.

Per questo terzo e ultimo appuntamento al NOI Techpark il palcoscenico è riservato a Roberto Cominati, vincitore del premio nel 1993. Un’esperienza che ha improvvisamente proiettato il giovane pianista italiano verso le luci della ribalta internazionale, aprendogli le porte di una carriera pianistica che per molti resta un sogno. Da allora Cominati è stato ospite di istituzioni come il Théâtre du Châtelet di Parigi, il Concertgebouw, il Konzerthaus di Berlino, i Salzburger Festspiele e in Italia il Teatro alla Scala, il Teatro La Fenice, l’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra Nazionale della RAI e l’Accademia Chigiana solo per citarne alcuni; ha collaborato con direttori del calibro di Sir Simon Rattle, Daniele Gatti, Andrej Borejko, Daniel Harding e molti altri.

Alla luce di ormai quasi trent’anni di carriera Cominati torna a Bolzano con un programma raffinato in parte incentrato sulla musica di Georg Friedrich Händel nelle trascrizioni storiche di grandi pianisti come Eugen D’Albert, Wilhelm Kempff, Moritz Moszkowsky e Franz Liszt.

Nel 2015 Roberto Cominati ha inciso per l’etichetta Acousence Records un disco dedicato alle trascrizioni pianistiche di Bach ed Händel, dimostrando un interesse spiccato per il tema delle trascrizioni storiche.

Nell’Ottocento si sviluppò un interesse artistico e filologico per i capolavori del passato. Molti compositori, tra cui Beethoven in primis, si dedicarono allo studio dei maestri del barocco, al punto che nel catalogo di molti di loro si trovano diverse trascrizioni pianistiche di compositori barocchi, tra cui i più apprezzati sono senz’altro Händel e Bach, riletti alla luce del mito del genio romantico.

La seconda parte del concerto è invece occupata dalla Terza Sonata op. 58 di Chopin, composta nel 1844 per la contessa Emilie de Perthuis. È senz’altro meno nota rispetto ad altri capolavori del compositore polacco ed è un brano di estrema complessità tecnica.

Con questo terzo e ultimo appuntamento si chiude la breve rassegna che ha riportato a Bolzano tre dei più amati Premi Busoni del passato. Il concerto conclusivo del Busoni Piano Festival vedrà invece salire sul palco la leggenda del pianismo internazionale Grigory Sokolov, il 29 agosto all’Auditorium di Bolzano, per un appuntamento commemorativo del genio di Arturo Benedetti Michelangeli.

I biglietti del concerto possono essere riservati alle casse del Teatro Comunale oppure online al sito www.ticket.bz.it e via mail ad info@ticket.bz.it.

Foto, Roberto Cominati.

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