L’accesso pubblico al lago è stato chiuso “per evitare gli affollamenti di massa”. Invece gli accessi a pagamento sono stati aperti. Questa la denuncia dei Verdi e di Marlene Pernstich, Co-portavoce die Verdi Grüne Vërc e Consigliera comunale di Caldaro.
Qual è la situazione? L’accesso libero alle acque del lago è possibile solo grazie a una misera scaletta che porta dal porto nel lago. Il passaggio è stato sempre tenuto molto piccolo per renderlo meno attrattivo possibile. Così per i bagnanti e gli ospiti era più semplice servirsi delle strutture a pagamento. Nei primi giorni dopo la fine del lockdown, il piccolo spazio intorno a questo accesso pubblico si è riempito in un attimo di bagnanti – e così è stato chiuso con grande rapidità per eccessivo assembramento. Che ora però venga dato il via libera all’apertura degli accessi a pagamento è un’amara ironia.
Da sempre i Verdi hanno sollecitato l’ampliamento dell’accesso al lago venga così da renderlo fruibile a chi voglia raggiungere l’acqua. “Purtroppo, sempre senza successo –denunciano i Verdi – nonostante il Consiglio provinciale si sia espresso a favore della loro proposta. “Per tale proposta – dichiara Brigitte Foppa – facciamo riferimento alla Legge di tutela della natura, la quale nell’art. 2 prevede il diritto al godimento delle bellezze naturali e alla ricreazione nell’ambiente naturale”.
In foto, Brigitte Foppa
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