La Camera di commercio chiede test da effettuare a tappeto in tutto l’Alto Adige

Le cifre recenti sull’epidemia da Coronavirus fanno sperare l’economia altoatesina in un prossimo, sebbene graduale, ritorno alla normalità. Tuttavia, il rischio reale potrà essere definito solo dopo aver testato una parte consistente della popolazione. Test rapidi per la ricerca di anticorpi, come quelli effettuati a Ortisei, sono importanti per poter decidere le misure politiche finalizzate alla riapertura di economia e società. Il Presidente della Camera di commercio Michl Ebner chiede che i test vengano immediatamente messi a disposizione dell’intera popolazione su tutto il territorio. 

L’economia altoatesina vuole – e deve – riprendere a lavorare quanto prima; il danno reale è già molto consistente. Per poter pianificare il lavoro occorrono certezze. A tal fine non basta sottoporre al test Covid-19 solo i pazienti sintomatici, bensì occorre un intervento molto più ampio. Dai test rapidi utilizzati a Ortisei è emerso che quasi il 49 percento delle 456 persone testate presenta un’immunità al Coronavirus. Per la cosiddetta immunità di gregge occorre raggiungere l’80 percento; in tal caso il virus si autoestingue in quanto non trova più canali di contagio.

Già da settimane la Camera di commercio chiede l’impiego di test sugli anticorpi per una fascia rappresentativa della popolazione. Occorre mettere immediatamente a disposizione i mezzi necessari e organizzare la somministrazione dei test a tutti i cittadini.

È noto che in Alto Adige vengano effettuati più test che nelle regioni circostanti, fatta eccezione per il Tirolo. L’azienda sanitaria ha anche già ordinato test rapidi per verificare la presenza di anticorpi. Questi saranno impiegati inizialmente per i collaboratori della Croce Bianca, per il personale sanitario e nelle residenze per anziani.

Tuttavia, ciò dovrà essere solo l’inizio: occorre un grande numero di test rapidi da effettuare su un’ampia fascia di popolazione su tutto il territorio. “Anche le aziende potrebbero sottoporre i propri dipendenti a queste analisi su base volontaria. In questo modo si eviterebbe di dover isolare tutta la popolazione, chiudendo in casa anche persone sane senza che possano svolgere un’occupazione per sostentarsi”, sottolinea il Presidente della Camera di commercio Michl Ebner.

Foto, Camera di commercio/c-Marion Lafogler. 

 

 

 

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