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La società civile di Bolzano inaugura due nuovi progetti al Maso Zeiler di Gries

21 Gennaio 2020

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La società civile di Bolzano inaugura due nuovi progetti al Maso Zeiler di Gries

“Living in dignity” offre 20 posti letto per persone migranti senza fissa dimora con contratto di lavoro e “Casa invernale II” 10 posti letto per famiglie e donne senza fissa dimora.  

Un tetto sulla testa ed una vita dignitosa: questo è ciò che la società civile di Bolzano vuole offrire a 30 persone senza fissa dimora presso il Maso Zeiler di Gries. Oggi i volontari hanno inaugurato due progetti all’interno dell’edificio: “Living in dignity” e “Casa invernale II”. L’imprenditore Hellmuth Frasnelli rimette a disposizione gratuitamente il suo edificio.

La richiesta è grande: a Bolzano decine di persone senza fissa dimora sono costrette a dormire per strada, comprese famiglie con bambini. Inoltre, c’è la necessità di spazio abitativo per persone migranti che non riescono a trovare un posto dove vivere, nonostante abbiano un contratto di lavoro. Ancora una volta la società civile di Bolzano si mobilita per affrontare queste esigenze.

Al Maso Zeiler, il progetto “Living in dignity” sarà destinato a 20 persone con contratto di lavoro. Otto le stanze messe a disposizione. Molte delle persone hanno uno status di rifugiato, un lavoro e, nonostante ciò, non hanno la possibilità di trovare un alloggio. Karin Cirimbelli, impegnata da anni nel sostegno delle persone vulnerabili, è la responsabile del progetto. “Sono molte le richieste di un alloggio”, dice l’attivista, “per questo abbiamo dovuto porre dei criteri. Chi è interessato dovrà fare un colloquio e garantire la frequenza dei corsi che verranno attivati, tra i quali c’è quello di lingua”, spiega. I futuri ospiti saranno accompagnati da un gruppo di volontari, anche in vista della ricerca di un altro futuro alloggio sul territorio.

Il piano terra del Maso Zeiler è destinato al progetto „Casa invernale II”. Si tratta di un ampliamento della „Casa invernale I“, che aveva aperto i battenti il 10 dicembre 2019 in via Carducci a Bolzano. Nella „Casa Invernale II“, dieci persone (esclusivamente famiglie e donne) avranno un posto per dormire fino al 10 marzo. Ciò che differenzia i due progetti (Casa invernale I e Casa invernale II) consta nella possibilità di avere un rifugio anche per le ore diurne. Paul Tschigg funge da mediatore tra „Casa Invernale I“ e „Casa Invernale II“: “Fa male vedere come le famiglie con bambini piccoli debbano lasciare il caldo al mattino in inverno e non abbiano la possibilità di stare in un ambiente protetto durante il giorno”. La possibilità di una sistemazione destinata anche alle ore diurne è quindi da ritenersi un dono del cielo.

Caroline von Hohenbühel è impegnata da anni ad aiutare le persone senza fissa dimora e le persone migranti a Bolzano. “Il problema maggiore è la mancanza di un alloggio”, spiega. Sprona quindi la politica ad agire, facendo riferimento alla Dichiarazione universale dei diritti umani dell’anno 1948: “Le persone hanno diritto a casa, cibo, vestiti e cure mediche, tra le altre cose”, dice. Questi diritti sono spesso calpestati in Alto Adige.

L’imprenditore Hellmuth Frasnelli aveva già messo a disposizione il Maso Zeiler, di sua proprietà, tra il 2016 ed il 2019 come alloggio per le famiglie richiedenti asilo. “A Bolzano ci sono così tante persone impegnate ed allo stesso tempo restano grandi le necessità”, spiega l’imprenditore. È soddisfatto di poter contribuire ai bisogni delle persone mettendo a disposizione della società civile il suo Maso per azioni solidali.

Il progetto “Living in Dignity” sarà attiva fino a marzo 2021, „Casa Invernale II“ fino il 10 marzo 2020. La „Casa Invernale I“ in via Carducci a Bolzano, dove l’imprenditore bolzanino Heiner Oberrauch ha messo a disposizione alloggi per quasi 50 persone senzatetto, rimarrà anch’essa aperta fino al 10 marzo 2020. Heiner Oberrauch si compiace della grande disponibilità e dell’impegno della società civile, a dimostrazione della grande solidarietà degli altoatesini.

Entrambe le strutture sono gestite unicamente con il lavoro di circa 60 volontari, un progetto-pilota innovativo ed unico per l’Alto Adige.

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Donazioni

Sono stati aperti due conti:

Conto donazioni per il progetto “Living in dignity”
SOS Bolzano, Banca Popolare dell’Alto Adige
IBAN: IT 88 P058 5611 6010 5057 1368 478, causale: Maso Zeiler

Conto donazioni per Casa Invernale I + II
Vinzenzgemeinschaft (San Vincenzo) dell’Alto Adige, Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige
IBAN: IT 52 I 03493 11600 000300220230, causale: Casa invernale

Foto, da sinistra: Hellmuth Frasnelli, Manuela Frasnelli, Paul Tschigg, Karin Cirimbelli e Caroline von Hohenbühel.