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Si avvicina l’ultimo appuntamento con il teatro danza altoatesino

21 Novembre 2019

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Si avvicina l’ultimo appuntamento con il teatro danza altoatesino

Il festival di teatro danza altoatesino alza il sipario per l’ultima volta prima della chiusura di questa quattordicesima edizione, e lo fa con tre appuntamenti da non perdere. Come sempre i protagonisti sono i danzatori, coreografi e registi sudtirolesi, che al festival ALPS MOVE presentano i loro lavori.
Quest’edizione ha visto ben 18 nuove produzioni distribuite in sette appuntamenti tra Lana, Merano, Brunico, Bolzano e Bressanone, tutti collegati da un sottile filo conduttore: un omaggio, talvolta velato altre esplicito, al genio di Pina Bausch, di cui quest’anno ricorre il decimo anniversario della morte.
La prima di queste tre serate conclusive si terrà nelle sale di Museion, il museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, il 27 novembre alle ore 20.00.
Le performance occuperanno in successione la sala multifunzionale, il foyer ed il passage del museo. A cominciare è Santija Bieza, di origini lettoni ma da tempo residente in Alto Adige. La Bieza è un’artista performativa ed è solita affrontare nei suoi pezzi tematiche sociali, spesso legate alla sua esperienza personale di madre, di donna, di “immigrata”. Con l’utilizzo del video e della performance, MARGIN affronta il tema della marginalità, chiedendosi cosa significhi essere ai margini. La marginalità può essere imposta da strutture oppressive ma anche essere scelta come luogo di resistenza, spazio di possibilità e apertura radicale.
La seconda performance che occuperà il foyer del museo è RUTH: SOLO FOR AN OLD SOUL, una coreografia della danzatrice bolzanina Giulia Tornarolli, formatasi tra Leeds e Salisburgo e attiva come free lance con diverse compagnie europee tra cui la National Opera di Amsterdam e la compagnia svizzera Panorama Dance Theater. RUTH traspone nel linguaggio della danza, in maniera raffinata e delicata, i dubbi e le angosce della vecchiaia. La Tornarolli interpreta il suo personaggio con grande abilità, invitando il pubblico ad immedesimarsi a dispetto dell’età o della generazione a cui appartiene.
Conclude la serata la performance di danza di Elisabeth Ramoser, danzatrice altoatesina formatasi all’Accademia delle Belle Arti di Perugia e attiva come danzatrice in Germania e Italia. MY FATHER’S JACKET è una coreografia che si basa sul concetto di frequenza e di risonanza, un fenomeno fisico che coinvolge ogni oggetto e ogni materia animata ed inanimata. In particolare la propagazione del suono coinvolge tutto ciò che ci circonda e le onde sonore innescano processi in tutta la materia circostante coinvolgendo anche il nostro corpo. L’idea di un contatto permanente con l’ambiente, di un “sistema aperto” di cui anche noi facciamo parte è alla base della performance.
L’ultimo appuntamento con Alps Move a Bolzano è il 29 novembre alle ore 20.00 al Teatro Comunale di Gries, con due produzioni di danza in prima assoluta. PARTITURA AL ROVESCIO è la nuova coreografia di Stefania Bertola, un solo prodotto dalla danzatrice bolzanina in collaborazione con La Quinta Danza: un collage di storie, di vite, che comincia con la morte e procede a ritroso ripercorrendo ogni emozione che appartiene alla vita di un essere umano. Un mosaico a raffigurare la complessità della natura umana, che era anche il centro dell’interesse di Pina Bausch e del suo teatro danza.
La danzatrice Francesca Ziviani, da tempo attiva in Francia con la sua compagna Sens Interieur Brut, torna in Alto Adige per presentare YOU ME AND US, una nuova produzione di danza contemporanea per la regia di Sebastien Ledig. Sul palco la Ziviani con il compagno Jeremy Kouyoumdjian e pochi altri oggetti atti a rappresentare una semplice scena quotidiana. La coreografia è un dialogo tra i due personaggi, impegnati a coordinare i propri gesti, cercare un compromesso tra le loro diversità; si passa così da momenti di sintonia al caos, più o meno controllato, in un ritratto impetuoso ed intimo della complessità delle relazioni umane.
Il 30 novembre alle ore 20.30 Alps Move dà appuntamento al suo pubblico a Bressanone per l’ultimo capitolo della rassegna di quest’anno. Ospite del teatro Dekadenz il festival di teatro danza altoatesino porta sul palcoscenico artisti in buona parte originari di Bressanone a cominciare dal collettivo Textkörper di Sarah Merler, Katharina Illnar e Greta Pichler, devoto alla creazione di un linguaggio che fonde movimento e slam poetry. La performance HOW TO ASK – WIE BITTE mette al centro del testo e della coreografia l’azione del domandare come elemento essenziale alla comunicazione.
La coreografa Sabrina Fraternali porta nuovamente in scena GLAUCO, già presentato in estate nell’ambito di Tanz Bozen, un solo eseguito dalla danzatrice Flora Orciari e giocato sulla fluidità del movimento e dello spazio.
Da ultimo Greta Schuster, per la prima volta ospite ad Alps Move, si presenta con WIESEN, un video ed una performance di danza che esplorano il concetto di spazio, la separazione tra il pubblico e il privato e ciò che ne deriva, sul palcoscenico e nel mondo reale.

www.alpsmove.it

Foto, partitura al rovescio.