Bolzano. Autonomia integrale, Svp rinvia parere, prova di “inciucio” secondo Urzì

Autonomia integrale, rinviata a dopo le elezioni la presa di posizione ufficiale della Commissione consiliare speciale per la modifica dello Statuto per iniziativa di Oswald Schiefer, capogruppo Svp. La Commissione avrebbe dovuto votare sui quattro disegni di legge appena ripresentati in Senato. Urzì (Alto Adige nel cuore – Fratelli d’Italia) protesta accusando la Svp di prove di inciucio.
“Il rinvio odierno del voto su tutto questo è strategico,– sintetizza Urzì – la Svp porterà la richiesta dell’autonomia integrale al voto del nuovo Consiglio provinciale e porrà la questione come dirimente per potere costituire la maggioranza”.
Il commissario provinciale della Lega, Massimo Bessone, prende tempo: “C’è tempo, a livello di principio io mi sono sempre espresso per un’autonomia decisa, forte, ma non un’autonomia totale. Siamo un partito territoriale ma riteniamo anche ci sia bisogno dello Stato, per ambiti come la sicurezza per esempio”.
Si scrive autonomia integrale ma si legge autodeterminazione o secessione interna – spiega Urzì – la Svp immagina una Provincia di Bolzano quasi totalmente staccata dalla regione ma anche dallo Stato. Fulcro della proposta l’abolizione dell’interesse nazionale esercitabile dallo Stato sull’Alto Adige che assume una sorta di condizione di extraterritorialità rispetto all’Italia.
Tutti i contendenti al Governo provinciale, in primis Lega, Cinque Stelle e il Team di Köllensperger, secondo la proposta di Schiefer dovranno dire dopo le elezioni se saranno d’accordo o meno a sostenere l’autonomia integrale, la rimozione dello Stato dall’Alto Adige, la chiusura dell’esperienza regionale, facendo approvare il testo dal Parlamento. E dalla loro risposta dipenderà l’ingresso o meno in Giunta provinciale.
“La contropartita – secondo Urzì -sono le poltrone di Tommasini e Bizzo. Vinceranno Lega e M5S se apriranno la porta se no tanto varrà tenersi il PD e Bizzo”.
Ieri in Commissione speciale si è votato solo per il disegno di legge che chiede il depotenziamento della Regione, trasferendo alle due Province autonome le competenze sugli enti locali. Solo Urzì ha votato contro. Ora Urzì chiede a Lega e Cinque Stelle di esprimere una posizione chiara ora, non dopo il voto, se accetteranno l’autonomia integrale al limite del secessionismo, secondo i disegni di legge presentati ufficialmente dagli attuali senatori Julia Unterberger, Dieter Steger e Meinhard Durnwalder.

In foto, Alessandro Urzì

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