A Merano manca un luogo adatto in cui poter studiare. Attualmente esiste solamente la biblioteca civica con spazi poco adatti ed orari limitati. Infatti nei festivi rimane chiusa, mentre il sabato dalle chiude 12.30 non è più accessibile. Inoltre, uno studio di gruppo, come servirebbe ai molti studenti delle superiori meranesi , nonché universitari di Trento Innsbruck e Bolzano con residenza in riva al Passirio (circa 500 in tutto), non è possibile in una biblioteca pubblica con le consuete regole. La Consulta dei giovani del Comune di Merano, l’organo permanente dell’Amministrazione comunale volto a promuovere la partecipazione dei giovani alla politica cittadina, per offrire loro un punto di riferimento e di contatto ha deciso di raccogliere delle firme per convincere la giunta comunale a sostenere uno spazio adibito allo studio. Oggi, in sede di conferenza stampa, alcuni membri della Consulta presieduta da Daniele Di Lucrezia hanno illustrato la loro idea. In particolare la raccolta firme servirà per sensibilizzare la cittadinanza sull’importante iniziativa, ovvero l’allestimento di un luogo di studio in città con orari flessibili e attrezzato ad hoc per le esigenze degli studenti di oggi. I promotori dell’idea hanno anche le idee chiare circa le possibili ubicazioni. Tra queste eventualmente l’Accademia di Studi Italo Tedeschi, l’ex sede dell’Upad in via Carducci, piuttosto che gli spazi di Coworking gestiti dall’Arci in via Foscolo. Meno interessante, almeno per ora, sembrano essere gli spazi presso l’ippodromo dato che dovrebbero ancora essere adeguati ad uso studentesco.
La raccolta firme è appena iniziata, sia in forma cartacea che online su change.org. A metà settembre le firme saranno consegnate in giunta comunale di Merano nella speranza che i responsabili politici facciano seguito alle richieste dei giovani. Da quanto si è capito il vice—sindaco Andrea Rossi sosterrà senz’altro l’iniziativa della Consulta.
In foto: Manfredi Minniti, Marzia Bertolini, Daniele Di Lucrezia, Miruna Andrei e Zoila Rinner.