I pirati informatici hanno colpito con un software che rende inaccessibili i file dei computer e chiedono denaro per riattivarli.
Non si tratta del primo attacco informatico, già qualche mese fa un poderoso attacco informatico aveva colpito numerose organizzazioni e aziende in mezzo mondo, persino l’Italia. Secondo fonti stampa stavolta gli hacker avrebbero colpito persino il sistema informatico della centrale nucleare di Chernobyl. Secondo La Stampa l’Agenzia nazionale per la gestione della zona contaminata avrebbe chiarito che i sistemi interni tecnici della centrale funzionerebbero regolarmente, mentre sarebbero parzialmente fuori uso quelli che monitorano i livelli di radiazione. Non ci sarebbero comunque pericoli per la popolazione. Sembra che il cyberattacco sia partito da Russia e Ucraina e abbia colpito altre società europee, in particolare della Francia, della Gran Bretagna e della Danimarca. In ogni caso i vari tecnici sembrano non avere dubbi sul fatto che si tratti di una tipologia di virus volto a cifrare i dati con finalità di estorsione.
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