Trento. Cimice asiatica e calabrone asiatico, i pericolosi insetti di cui si parlerà al MUSE.

Al Museo delle Scienze di Trento due entomologi spiegheranno la pericolosità di questi insetti per l’agricoltura.

Primo appuntamento, giovedì 23 marzo 2017, ore 20.45 con il ciclo di incontri LA SCIENZA NEL QUOTIDIANO, interventi che raccontano quanta scienza e ricerca si nasconda nella vita di tutti i giorni, nelle azioni e nelle situazioni quotidiane, anche quando meno te lo aspetti. Gli eventi, in orario serale, sono organizzati dal MUSE in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach. Il primo incontro vedrà la partecipazione di due entomologi della FEM: Valerio Mazzoni (esperto di bioacustica) e Paolo Fontana (specialista di api) che affronteranno il tema delle specie aliene invasive di interesse agricolo, urbano e forestale.

In particolare, si parlerà di cimice marmorata asiatica (Halyomorpha halys) e di calabrone asiatico (Vespa velutina), due insetti potenzialmente in grado di arrecare cospicui danni all’agricoltura (e non solo) e che stanno creando non poca preoccupazione tra i coltivatori locali. La cimice, infatti, produce grandi aggregazioni e attacca numerose colture – erbacee e arboree – e in autunno si sposta in massa verso luoghi riparati per lo svernamento, incluse le abitazioni venendo a contatto con le persone. La vespa, invece, è un fenomenale killer di api e può abbattere le popolazioni di un alveare nel giro di pochi giorni. Inoltre, ha dimensioni ragguardevoli, è piuttosto aggressiva e una sua puntura può risultare dolorosa e pericolosa.

Nel corso della serata, oltre alla presentazione delle caratteristiche di queste specie, verranno raccontati aneddoti storici legati alla loro diffusione e verrà presentata una app sviluppata dalla Fondazione Edmund Mach finalizzata alla segnalazione degli insetti sul territorio attraverso fotografie georeferenziate. Messa a punto nell’ambito d una iniziativa di “Citizen Science” per il monitoraggio della cimice asiatica sul territorio trentino, la APP può essere installata gratuitamente sul proprio smartphone per segnalare la presenza dell’insetto, scattando una foto, rispondendo a poche domande e inviando la segnalazione. Un team di esperti della FEM conferma la segnalazione e la carica in breve tempo sulla mappa dei rinvenimenti del Trentino, anche questa consultabile attraverso la APP. La APP è già disponibile e scaricabile sia per Android sia per iPhone.

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