Roma. Mattarella alla Camera, “Europa divisa sarà solo un insieme di Paesi deboli.”

Salvini deserta le celebrazioni, Movimento 5 Stelle preente in Aula.  

In 60 anni di storia, l’Europa ha mantenuto la promessa della sua identità: la guerra è stata tenuta lontana, tre generazioni non ne hanno conosciuto la barbarie.” E ancora: ”Fatti gli europei, ora è necessario fare l’Europa.” Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, – oggi 22 marzo – alla Camera dei Deputati, per il discorso di apertura della settimana di festeggiamenti dei 60 anni dei Trattati di Roma, siglati il 25 marzo 1957, base per la costituzione della Comunità Europea sviluppatasi successivamente in Unione Europea con il trattato di Maastricht (1992). “Quale era la situazione dell’Europa prima dei Trattati, come erano i rapporti? – si chiede. Evidente l’allusione alla crisi attuale  dell’Europa, sospinta da populismi, che invocano un ritorno della piena sovranità degli Stati. “A spingere i fondatori – dice il Presidente – fu la condizione internazionale di forte instabilità, con una competizione bipolare a tutto campo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Europa si scopriva debole, e il confine di questa debolezza, nella polarità tra Russia e America, era proprio nel nostro Continente. I rischi della Terza Guerra mondiale si manifestavano, e con una situazione di fragilità era necessario dare prospettiva all’Europa.” I padri dell’Europa “hanno avuto il coraggio di trasformare le ansie dei rispettivi popoli in punti di forza, realizzando una società aperta, dove libertà e democrazia fossero garantite, per la salvaguardia della pace».

Ma la Lega Nord di Salvini ha deciso di disertare le celebrazioni . Il Carroccio è in piazza davanti Montecitorio, per un sit-in di protesta contro l’Europa. E Salvini annuncia che neanche sabato sarà a Roma, all’evento: “Mentre sabato in Campidoglio ci sarà il Festival dell’Ipocrisia, con la Merkel, Renzi, Monti e la Boldrini, io sarò a Lampedusa con gli Italiani per preparare un’Europa e un’Italia diverse”. L’altro partito scettico e critico nei confronti dell’Ue, il Movimento 5 Stelle, invece, è presente in Aula.

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