In Consiglio provinciale: “Prima i residenti” chiede la mozione poi bocciata, mentre Sven Knoll teme una massiccia adesione dei migranti al gruppo italiano.
Il referendum chiesto nella mozione presentata ieri da Ulli Mair dei Freiheitlichen in Consiglio provinciale è stata bocciata perché la materia non è di competenza provinciale ma dello Stato. Di fronte a tale impossibilità i Freiheitlichen intervengono sul tema delle competenze. La Provincia chieda a Roma la competenza primaria in materia di immigrazione perché “gli altoatesini devono poter decidere grazie ad un referendum quanti immigrati e quanti profughi accogliere”. In ogni caso è urgente che il Consiglio comunale del Comune interessato stabilisca intanto le quote – sempre secondo i Freiheitlichen – dei profughi e/o migranti da accogliere. Della stessa opinione la Bürgerunion di Pöder e la Südtiroler Freiheit.
Decisa la reazione della SVP. Maria Hochgruber Kuenzer ha ricordato le responsabilità della politica coloniale dell’Europa nei confronti di molti popoli africani e Waltraud Deeg ha richiamato al senso di equità di coloro che devono stabilire accordi di immigrazione e di rimpatrio. Con una mozione poi sospesa Sven Knoll ha posto il problema del gruppo linguistico cui decidono di aderire i migranti. Il timore è che la massiccia adesione al gruppo italiano da parte degli stranieri alteri la proporzionale e i sudtirolesi diventino minoranza nella loro terra.
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