di Pinuccia Di Gesaro
Rapporto feudale quello tra Bolzano capoluogo e Provincia padrona….
23 candidati, Caterina Pifano candidata sindaco e tantissima voglia di fare, questo in una battuta il manifesto politico del Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni comunali di Bolzano. Maria Teresa Fortini, capolista del Movimento, è una donna entusiasta, con le idee chiare, convinta che il futuro sindaco di Bolzano sarà designato dal ballottaggio e che il Movimento 5 Stelle ha buone chance di amministrare la città. Se questa previsione si realizzerà, le chiediamo quali saranno i loro alleati.
Risposta. Il nostro impegno è quello di allearci nel prossimo consiglio comunale con quelle forze politiche disposte ad applicare la democrazia diretta nelle scelte importanti per la città. Consulteremo sempre la cittadinanza sulle grandi opere usando strumenti di partecipazione validi e non come è accaduto recentemente per la consultazione Benko. Non consentiremo che la città sia amministrata da gruppi di interesse e da clientele di sorta. I cittadini devono rendersi conto che se rinunceranno al voto di domenica per disillusione, sfiducia o ribellione lasceranno la città in mano alle lobby, le quali fanno i loro interessi e affari e non quelli della cittadinanza.
Come vede il rapporto tra Bolzano/capoluogo e Provincia?
Risposta. Come vedo questo rapporto? In termini biecamente feudali, per l’esperienza finora fatta siamo ancora al Medioevo. La Provincia decide e Bolzano ubbidisce, oppure procastina le decisioni facendosi mettere nell’angolo. Occorre attivare tutti quegli strumenti di partecipazione che consentano ai cittadini di Bolzano di decidere per Bolzano.
Argomento sviluppo della città, quali sono le vostre proposte?
Risposta. Assolutamente necessario, prima di costruire, è valutare l’esistente, per l’edilizia, ad esempio, occorre censire quanti alloggi sfitti esistano, quali edifici dismessi possono essere utilizzati per scopi pubblici e risanarli, secondo criteri di risparmio energetico. Ne conseguirebbe lavoro qualificato e locale. Un esempio per tutti l’edificio ex Pascoli in via Manlio Longon che non deve essere abbattuto ma ristrutturato e adibito a biblioteca – con i necessari interventi tecnici – o a scuola di rotazione per le necessità ricorrenti in occasione delle ristrutturazioni dei vari edifici scolastici. Invece cosa è stato fatto? E’ stato ceduto alla Provincia! Ma i cittadini di Bolzano non hanno ancora dimenticato l’abbattimento del vicino cinema Corso e non vogliono ripetere quella esperienza. Se potessero decidere con un referendum direbbero NO all’abbattimento.
È di grande attualità in queste settimane l’allungamento della pista dell’aeroporto…
Risposta. L’aeroporto è un buco nero che inghiotte milioni su milioni di Euro – finora 120 – dalle nostre tasse (e quindi tasche). Queste risorse andrebbero invece opportunamente utilizzate nella sanità e nel sociale dove il bisogno aumenta esponenzialmente, ma anche nella cultura e nel divertimento. Se politici, sindacati, albergatori e grandi imprenditori sentono il bisogno di questa struttura se la paghino di tasca loro. E vediamo se per loro il gioco vale la candela.
Problema sicurezza. Oggi il tessuto sociale della città è profondamente mutato Per strada, ad esempio, non si respira più il clima sereno di un tempo. Per dare più sicurezza ai cittadini occorre intensificare il controllo poliziesco?
Risposta. Serve realizzare il crime mapping (mappa del crimine) che individui nella città le zone più a rischio, dove perciò è necessario aumentare l’illuminazione e il controllo delle forze dell’ordine. Ruolo fondamentale per la sicurezza della città lo svolgono però i cittadini, quando da protagonisti sono parte attiva nella vita del quartiere. Commercio di vicinato, spazi pubblici aperti per musica dal vivo o per incontri tematici sono gli antidoti all’isolamento che lascia campo libero ai malintenzionati.