Ancora fino al 10 gennaio 2016 la mostra a cura di Magdalene Schmidt e Walter Gadner
La mostra presenta una rassegna di progetti di architettura realizzati a Merano negli anni Venti e Trenta del secolo scorso. L’esposizione si propone di approfondire i movimenti delle tendenze di quei decenni, contestualizzandoli in relazione alla pianificazione urbana. Ad essere valorizzate sono in particolare le qualità architettoniche degli edifici realizzati nel corso del Ventennio fascista, nell’intento di demistificare le visioni che rifiutano a priori lo stile di quest’epoca. Fino alla Prima Guerra Mondiale l’immagine della città termale era legata alle magnifiche architetture dello storicismo e dell’Art Nouveau, l’architettura moderna era poco presente in Alto Adige, così è stato fino al cambiamento della situazione politica.
In stretta collaborazione con l’Archivio cittadino è stato possibile raccogliere e ascrivere ai diversi stili architettonici dell’epoca i progetti realizzati per Merano durante gli anni Venti e Trenta. Gli edifici in oggetto documentano la storia e mostrano la diversità che ha caratterizzato le architetture in un decennio e nell’altro: si va da forme eclettiche alla transizione, dallo storicismo a un modernismo caratterizzato da elementi tipici locali, al purismo, ai palazzi disadorni del razionalismo, fino agli edifici monumentali e ricchi di decori della Scuola Romana.
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