Leggendo i fondi sui due quotidiani italiani, Alto Adige e Corriere dell’Alto Adige, se ne deduce un messaggio chiarissimo, la Giunta comunale di Bolzano è in uno stato di assoluta instabilità politica. Roberto Magurano, senza tanti giri di parole esordisce: “Prepariamoci la tessera elettorale”, mentre il direttore dell’Alto Adige in conclusione del suo fondo sottolinea che Spagnolli nelle condizioni in cui si trova non può nemmeno pensare di governare. Assolutamente condivisibile, considerando che, dopo il no a Benko verificatosi giovedì scorso in Consiglio, non solo Rudi Benedikter è uscito dalla maggioranza, ma persino gli esponenti di sinistra all’interno del Consiglio chiedono un cambio di direzione al Sindaco. Senza gli eco – sociali Spagnolli non può governare e lo sanno tutti, benché forse qualche consigliere auspichi un’ulteriore ricomposizione con il sostegno di forze dell’attuale opposizione, magari di FI o persino della Lega Nord. I media hanno persino posto come possibile scenario futuro l’uscita di Anna Pittarelli per far subentrare un altro consigliere della SVP e ridare così alla Stella Alpina il suo equilibrio in Consiglio. Una previsione piuttosto surreale, conoscendo la consigliera. Persino un aiuto da parte di Angelo Gennaccaro è stato considerato, ma questi con lungimiranza ha subito smentito. Probabilmente prima di avanzare ipotesi sarebbe meglio sentire i diretti interessati, poiché di gossip estivi se ne sentono anche troppi. In ogni caso, dopo che un esponente della Lega locale ha chiesto le dimissioni del primo cittadino, secondo quanto pubblicato dall’Alto Adige, il Carroccio deciderà domani se presentare una mozione di sfiducia contro la giunta. In questo momento molto probabilmente non ci sarebbero 23 consiglieri pronti a sostenere la mozione, ma non presentarla a priori sarebbe senz’altro politicamente controproducente per una forza d’opposizione che si schiera in pubblico contro l’attuale Giunta. La mozione se non altro potrebbe essere un momento per fare chiarezza sulle intenzioni dei consiglieri: andare a casa? Andare avanti così ed eventualmente sostenere la Giunta quando fa comodo, oppure trovare una coesione sul programma attuale? I bolzanini, dopo il voto su Benko, più che mai chiedono chiarezza. A coloro che s’indignano, non interessa tanto il megastore, ma una riqualificazione compiuta e l’uscita dall’immobilismo e provincialismo in cui la città si trova da anni. Per dire no bisogna essere in grado di proporre delle alternative, cosa che l’attuale Giunta molto difficilmente potrà fare. Nessuno mette in dubbio la libertà democratica di un Consiglio comunale, ma il Presidente della Giunta Provinciale dopo il voto di giovedì scorso ha fatto sapere molto chiaramente che non ci si dovrà più lamentare. La prossima volta prima di votare, forse sarebbe il caso di fare i conti con l’oste. Buon proseguimento!