Massima confusione per l’elezione del Capo dello Stato

Ci risiamo, da poco l’oramai presidente emerito Giorgio Napolitano dopo che nel 2013 nonostante l’età avesse accettato di ricandidarsi per la presidenza della Repubblica con relativa elezione, si sia dimesso, domani avrà inizio l’elezione del Capo dello Stato. Queste non avvengono per caso e così tutte le forze politiche chiamate a decidere sono già molto prese nella ricerca del candidato ideale. Il problema resta tuttavia chi possa essere dato che la composizione parlamentare, rispetto al fatidico 2013 è rimasta sostanzialmente invariata. Tutti sembrano essere in fibrillazione, in particolare il capo dell’esecutivo che proprio oggi ha incontrato il ministro degli interni Angelino Alfano, il ministro Lupi, l’ex segretario del PD Bersani, l’ex presidente della Camera Casini e Silvio Berlusconi. Nel frattempo però i parlamentari del M5S tirano dritti e scelgono una serie di nomi da sottoporre alla rete e come se non bastasse i colleghi parlamentari della Lega e di Fli rifiutano di votare scheda bianca, dichiarando di candidare Vittorio Feltri. E sì, ne vedremo proprio delle belle! Sembra proprio che i vari nomi diffusi dai mas media in questi giorni non siano affatto così certi, considerando le recenti parole di Matteo Renzi all’assemblea dei senatori del PD: “in questa partita si gioca la leadership del Pd a viso aperto e vento in faccia”. In ogni caso una cosa sembra molto chiara, Matteo Renzi non vuole accettare veti da parte di nessuno, anche se resta il nodo del patto del Nazareno di cui lo stesso presidente del Consiglio è contraente. Se è vero che non necessariamente il nome proposto da FI dovrà essere eletto, è anche vero che un’intesa con qualche altro partito forte dovrà essere trovata per non arrivare alle calende greche. Ebbene forse sarebbe il caso, dopo l’ennesima sofferta elezione del Presidente della Repubblica, di rivedere finalmente il testo costituzionale dando la parola agli italiani in modo tale che l’elezione del Presidente della Repubblica avvenga in maniera diretta. In fondo il Capo della Stato rappresenta l’unità nazionale del Paese e di tutti gli italiani, pertanto un nome condiviso dal popolo più che dai suoi rappresentanti forse troverebbe maggiore consenso tra le persone. Chissà, per ora le cose funzionano diversamente e non ci resta che attendere e preparare lo spumante. Viva il Parlamento, viva la Repubblica e viva l’Italia!

In foto: Palazzo Montecitorio a Roma

Claudio Calabrese

Giornalista pubblicista, scrittore.

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Claudio Calabrese

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