KOMPATSCHER: “IL DECRETO IRPEF INVOTABILE”

“Non sta né in cielo né in terra. Non posso che pensare a un errore”. E’ sul fronte dei tagli nazionali che il presidente della Provincia Arno Kompatscher rompe il clichè di una conferenza stampa in giunta sempre più imbavagliata. Davanti a una scenografia con podi da White House e la novità della soppressione delle interviste a giornali o emittenti singoli il Landeshauptmann infila il poco pepe in tasca sull’incontro con il sottosegretario Graziano Delrio in programma domani a Roma. Tema ovvio: il decreto Irpef e il suo doppio peso sulle Autonomie Speciali. “L’incongruenza è talmente macroscopica – attacca Kompatscher – che non posso pensare ad altre opzioni rispetto alla svista. Da un punto di vista tecnico questa misura costerà circa 45 milioni di euro, in parte coperti dall’innalzamento di alcune aliquote sulle rendite finanziarie. Chiaramente trattenendo in provincia il 90% delle entrate fiscali noi subiamo in prima battuta il minore gettito. Di per sé una soluzione che crea qualche problema alle amministrazioni che devono mettere mano al bilancio, ma che può essere accettata se porta più soldi in tasca ai cittadini con meno abbienti. Qualche servizio in meno, ma più potere d’acquisto”. Già, però è spuntato anche il contributo alla spending review per un conto totale piuttosto salato: 90-100 milioni. “Le altre Regioni girano il gettito al Tesoro e non hanno impatto immediato sulla decurtazione rispetto a noi. E’ ingiusto essere colpiti due volte. Bastonate che diventano tre se si conta l’ulteriore taglio previste per le Speciali. Un sacrificio va bene, ma tre sono francamente troppi.  Se queste sono le condizioni noi non potremmo mai votare questo decreto sostenendo il governo”. Volano stracci e percentuali: “Noi rappresentiamo il 15% dei cittadini e il 12% del Pil nazionale e ci chiedono di coprire la misura al 44%: non esiste”. La luna di miele con Matteo Renzi, dunque, sembra già volgere al tramonto dopo le cene in camper e le ospitate del premier a Bolzano per tirare la volata elettorale più a Kompatscher che non al Pd. Non a caso, nonostante la richiesta, pare difficile che i presidenti delle province di Bolzano e Trento possano incontrare l’ex sindaco di Firenze. “Dipende dai suoi impegni, ma questa volta è sicuramente più importante avere un confronto con Delrio perché la competenza è sua”. Bisognerà essere affilati e convincenti: domani non basterà una bella scenografia all’americana.

Alan Conti

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