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Dalla Giunta provinciale i primi passi verso nuove competenze finanziarie

23/10/2013 – Competenze sui tributi locali, con il gettito dell’IMU affidato ai Comuni, aggiornamento dell’Accordo di Milano su patto di stabilità e compartecipazione al risanamento.

 

Competenze sui tributi locali, con il gettito dell’IMU affidato ai Comuni, aggiornamento dell’Accordo di Milano su patto di stabilità e compartecipazione al risanamento: sono due degli interventi che la Provincia intende concordare con Roma per dare attuazione al Memorandum sottoscritto in estate con il premier Letta. Oggi (7 ottobre) la Giunta ha delinato i prossimi passi.

Sin dai primi incontri con il premier Letta e il ministro alle Regioni Delrio la Provincia aveva puntato a definire e aggiornare questioni importanti per il futuro finanziamento dell’autonomia: il Memorandum sottoscritto in agosto dal Presidente della Provincia e dal Presidente del Consiglio prevede infatti la possibilità di prevedere la spettanza direttamente ai Comuni del gettito IMU nonché la rivisitazione dell’Accordo di Milano per rafforzare il ruolo della Provincia nella gestione delle entrate tributarie. La Giunta provinciale, in vista della conversione in legge del decreto 102/2013 (“Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici”), ha quindi deciso nella seduta odierna di appoggiare la presentazione di un emendamento che chiede la competenza della Provincia autonoma – e lo stesso dicasi per il Trentino – sui tributi locali. Un intervento che andrebbe a modificare il Titolo VI (art.80) dello Statuto in merito alle competenze della Provincia in materia di finanza locale. Si punta ora a concordare con Trento il testo dell’emendamento al decreto.

Analogamente proseguono gli incontri dei tecnici per attualizzare l’Accordo di Milano, anche alla luce delle sentenze della Corte costituzionale, rispetto ai vincoli sul patto di stabilità (che negli ultimi anni ha visto bloccate risorse provinciali per circa 200 milioni di euro) e sulla compartecipazione della Provincia al risanamento del deficit pubblico. L’Accordo di Milano ha anticipato molti cambiamenti, ha dato un’impostazione corretta ai rapporti finanziari e fiscali, ma non si è arrivati alla sua completa applicazione: con un nuovo Accordo – quell’accordo di Bolzano preannunciato dal premier Letta – la Provincia potrà usare il bilancio come strumento delle politiche di sviluppo e della crescita. In questo modo, ha ricordato il presidente Durnwalder dopo la seduta di Giunta, “vogliamo dare certezza alle entrate e ai flussi finanziari della Provincia, partecipare al consolidamento del bilancio statale attraverso assunzione di nuove competenze e dei relativi costi, ampliare gli spazi di autonomia tributaria”.

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