Bolzano. Taxi, il TAR non ha bloccato il rilascio di dieci nuove licenze

La precisazione viene da Cooperativa Radio Taxi e CNA ricordando che i punti impugnati sono altri e precisamente due

La sospensiva concessa dal Tribunale Amministrativo regionale riguarda esclusivamente due disposizioni del nuovo regolamento. La prima disposizione sospesa si riferisce alla vetustà dei veicoli, ovvero il limite massimo di cinque anni di immatricolazione per le nuove vetture in servizio, senza alcuna deroga ad esempio per veicoli elettrici a zero emissioni; il limite massimo di 10 anni di immatricolazione per le vetture già in servizio, inoltre, bloccherebbe persino l’attuale servizio per disabili, visto che l’unica auto attrezzata ha già 10 anni di vita.

La seconda disposizione sospesa è quella che introduce l’obbligo per i tassisti di trasmettere al Comune dati giornalieri sulle corse suddivise per fasce orarie, prevedendo sanzioni da 100 a 300 euro mensili per ciascun tassista in caso di mancata comunicazione. “Si tratta di un adempimento – sottolineano Cooperativa e CNA – che allo stato attuale risulta impraticabile, poiché non esiste alcun software in commercio in grado di elaborare questi dati, considerato che Bolzano è l’unico Comune in Italia ad aver previsto tale obbligo”.

In attesa dell’udienza di merito, prevista per il prossimo 13 maggio, in cui il TAR esaminerà tutti i punti del ricorso, le organizzazioni dei tassisti ribadiscono che “è del tutto infondata l’affermazione secondo cui il ricorso al Tribunale amministrativo abbia bloccato il rilascio delle nuove licenze. Il relativo procedimento amministrativo delle nuove licenze può e deve proseguire regolarmente”. La categoria evidenzia, inoltre, che già cinque anni anni fa aveva raggiunto un accordo con il Comune per aumentare il numero delle licenze. Inizialmente era stato concordato un aumento di 5 licenze rispetto alle 50 attuali. Tale procedura si era fermata nel periodo Covid. Successivamente, l’Amministrazione comunale aveva deliberato un promemoria con un aumento di 50 licenze, poi ridotto a 25, fino a concordare, dopo due anni di trattativa, 10 nuove licenze. E 10 licenze sono quelle che la categoria chiede da due anni, con l’obiettivo di adeguare l’offerta di servizio alle crescenti esigenze di cittadini, turisti e operatori economici. “Confidiamo – concludono CNA e Cooperativa Radio Taxi – che l’iter di pubblicazione dei bandi proceda speditamente, non essendo legato agli articoli oggetto del ricorso, e che sull’argomento si possa mantenere un’informazione corretta, trasparente e rispettosa della verità dei fatti