Funzione Pubblica – CGIL/AGB: Una doccia fredda per i lavoratori i soldi arretrati ai consiglieri regionali

“Insoddisfatti e arrabbiati per l’ennesimo affronto inanellato dalla politica”. Così la Funzione pubblica della Cgil/Agb commenta i 19mila euro di arretrati che andranno nella busta paga  dei consiglieri regionali.

Ci chiediamo con quale faccia assessori, presidente e Agenzia per la contrattazione ci propongono a livello di intercompartimentale somme che non coprono l’inflazione reale, pari al 16,64%, per il triennio 2022-2024, adducendo la ragione della necessità di una spending review del bilancio provinciale. Il prossimo 3 di aprile– ancora il sindacato – è in programma proprio un confronto con i sindacati confederali e la Provincia su questo tema ”.

Per la Funzione pubblica della Cgil/Agb “la politica, spesso chiusa nella propria bolla, dimentica che notizie come sugli arretrati ai politici e le parole che di più non si può fare, in merito al recepimento di nuove risorse, suonano come una stonatura ai 40mila dipendenti pubblici e alle loro famiglie. Siamo molto preoccupati per il prosieguo delle trattative e, guardando al futuro, anche sulle risorse, se ci saranno, per l’inflazione del triennio 2025-2027, che è già iniziato. Infatti per questo motivo abbiamo riproposto il tema della riduzione dell’orario di lavoro per tutti, proposta già presentata un anno e mezzo fa, rifiutata anche allora. La riduzione dell’orario renderebbe i posti in tutte le amministrazioni pubbliche più attrativi e sarebbe un segnale nei confronti di coloro che già lavorano”.