“Guerre lontane”: a settant’anni dalla battaglia di Dien Bien Phu, conferenza con Luca Fregona sugli altoatesini (e non solo) nella Legione straniera francese

Era il maggio 1954 quando la conclusione della battaglia di Dien Bien Phu con la vittoria totale del Việt Minh (Lega per l’indipendenza del Vietnam) sulle forze francesi, sanciva la fine della guerra combattuta da queste ultime contro Hô Chí Minh per mantenere il dominio sulla colonia, e la fine al tempo stesso di decenni di colonialismo francese in Indocina.

Foto d’epoca tratta dal libro “Laggiù dove si muore” (Athesia)

Fatti unanimemente noti, quelli fin qui esposti. Eppure per decenni tale pagina di storia ha contemplato, con riferimento specifico all’Italia, una incredibile lacuna: riferita agli oltre settemila nostri giovani connazionali – incluse decine fra altoatesini e trentini – che di detta pagina furono parte. Ma dei quali nulla si è diffusamente saputo fino a che il giornalismo d’inchiesta del bolzanino Luca Fregona, caporedattore del giornale Alto Adige, ha consentito di porre fine al lungo oblio.

Luca Fregona ripercorrerà quegli eventi giovedì 30 maggio 2024 nell’ambito della conferenza aperta a tutti gli interessati «Guerre lontane: vicende vere di altoatesini (e non) nella Legione straniera francese». Appuntamento alla Casa delle Associazioni in via Maso Hilber 1 a San Giacomo, con inizio alle 20,45 e ingresso libero; parcheggio disponibile.

La moderazione sarà a cura di Italo Ghirigato, presidente dell’Associazione Scrittori Bolzano.

Luca Fregona

La platea verrà trasportata idealmente in un altro tempo e in luoghi lontani, ripercorrendo, anche con l’ausilio delle immagini che il giornalista bolzanino mostrerà, le dure vicende che sono state oggetto delle sue complesse ricerche

Il focus si accenderà quindi sui giovani italiani che vissero in prima persona gli orrori di quel ‘primo Vietnam’: a cominciare da quando, per le ragioni che il relatore ricostruirà in conferenza, si trovarono da clandestini in territorio francese. “Presi dalla Gendarmeria e incarcerati – ci anticipa Fregona –  si vedevano prospettare la scelta fra prigione e Legione: finendo con l’arruolarsi nella Legione straniera e col trovarsi catapultati in un viaggio verso l’ignoto”. Che si sarebbe rivelato una sorta di girone dell’inferno, rendendoli appunto attivamente partecipi al conflitto tra francesi e forze locali. Molti di loro, confrontati con quegli scenari, si trasformarono in disertori, passando nelle fila del Việt Minh per la liberazione del Vietnam.

Fra le vicende riemerse dalle pieghe della storia, verranno tratteggiate quelle degli altoatesini Beniamino Leoni, Emil Stocker, Rudi Altadonna, Alfredo De Carli, Aldo Zottele, Ildo della Torre. Qual era la loro esistenza precedente? Come si sviluppò il loro percorso? In quanti ritornarono?

Fin qui la prima parte di quella che si prospetta una trattazione intensa e coinvolgente, sia per i contenuti di storia e cronaca che per i risvolti umani.

Sennonché va annotato a questo punto che quanto portato alla luce da Fregona, e da lui racchiuso circa quattro anni or sono nel libro “Soldati di Sventura” (ed. Athesia), ha dato il via in maniera del tutto spontanea a una moltitudine di contatti. Decine di parenti di legionari italiani si sono fatti vivi con l’autore e gli hanno trasmesso una incredibile quanto esclusiva documentazione, che andava ad aggiungersi a quella da lui già acquisita in precedenza. Ciò lo ha spinto ad ampliare ulteriormente lo spettro e a gettarsi in una prosecuzione dell’inchiesta, tradottasi poi nel secondo libro/documento “Laggiù dove si muore” (Athesia).

Anche di questo parlerà nella serata di San Giacomo: e come non attendersi che dia quindi conto, sempre di prima mano, in merito alla articolata testimonianza da lui raccolta presso un ex legionario ancora vivente, catturato dai francesi dopo avere disertato alla fine del conflitto in Indocina e che, condannato, fu protagonista assieme al bolzanino Luciano Saggese di una epica fuga dalla ‘nave prigione’ che li stava trasportando a Marsiglia per scontare la pena.

Fra le tante altre micro-storie in cui Fregona si è imbattuto e che ebbero per protagonisti giovani e sinanche giovanissimi italiani, finiti nella Legione straniera francese principalmente per sfuggire alla miseria, anche quella di un meranese, coinvolto nella guerra d’Algeria e nel colpo di Stato del 1961 contro De Gaulle.

Non vogliamo aggiungere altre anticipazioni, ma piuttosto chiedere a Luca Fregona cosa lo abbia indotto a iniziare le sue ricerche.

“Tutto è cominciato intorno al duemila, quando ho conosciuto un ex legionario locale: fra l’altro proprio uno di quelli che, da arruolati nella Legione straniera francese, passarono poi a combattere per l’esercito di liberazione vietnamita. Mi ha raccontato questa storia incredibile; e da allora ho acuito l’attenzione, rendendomi conto che si trattava di vicende letteralmente rimosse dalla memoria italiana. Ho scavato, ho cercato e ricercato, ho trovato altre persone, ne ho ascoltato le testimonianze. E a un certo punto mi sono detto che quelle cose andavano scritte, perché non potevano andare perdute.”

Poi, dopo l’uscita del primo libro, la seconda tranche di inchiesta.

“Sì: dovuta al fatto che mi sono arrivate tantissime attestazioni – fra mail, lettere, messaggi – da parenti dei legionari che avevano combattuto in Vietnam fra il ’46 e il ’54. Mi ringraziavano per avere riempito il vuoto di memoria intorno alla vicenda, ma non solo: hanno preso a mandarmi un’infinità di testimonianze tangibili, come fotografie, lettere, cartoline, libretti militari, perfino frammenti di uniformi e molto altro. Al che, mi sono rimesso all’opera. Ed è stato in questo contesto che la mia strada ha incrociato quella del legionario ancora vivente, residente in Liguria, di cui ho lungamente riferito nel mio secondo libro. Sono stato infatti in sua compagnia diversi giorni, durante i quali mi ha raccontato la sua esperienza per filo e per segno: una storia indubbiamente sovrapponibile a quella dei tanti altri nostri giovani connazionali che nel secondo dopoguerra si ritrovarono catapultati in Vietnam.”

Storie toccanti, quelle che si prefigurano, e che fanno pensare a una serata di conoscenza che non lascerà il pubblico indifferente.

Organizza l’evento il Centro culturale San Giacomo.
Per ulteriori informazioni: c.culturale.sangiacomo@gmail.com

Foto, Luca Fregona libera