La vicepresidente con delega ai trasporti Daniela Dal Col: “Una regolamentazione del semaforo e una nuova segnaletica orizzontale e verticale, proposta da anni dalla nostra associazione, potrebbero tutelare autotrasportatori da una parte e ciclisti e pedoni dall’altra”. Corrarati: “Dobbiamo incentivare la convivenza responsabile sulla strada come indicato anche dall’UE”.
L’ennesimo incidente al “solito” incrocio tra Corso Libertà e Corso Italia che ha visto mercoledì mattina una 86enne rimanere ferita sotto le ruote del tir riaccendono i riflettori sulla pericolosità di quel punto stradale, pericolosità dopo anni ancora irrisolta. “Si tratta di un incrocio killer”: non usa mezzi termini la vicepresidente di CNA – SHV Alto Adige con delega ai trasporti Daniela Dal Col. Negli anni l’associazione di categoria è più volta intervenuta per chiedere di adottare una nuova segnaletica a tutela di ciclisti e pedoni sì, ma anche degli autotrasportatori. “I mezzi pesanti – spiega Dal Col – hanno dei punti bui vicino al carro. Dagli specchietti non tutto è visibile sotto le cabine o le gomme e l’incrocio così come è strutturato crea non pochi problemi di visibilità a chi deve guidare un tir. Non possiamo più permettere che tutto rimanga invariato a scapito della sicurezza di tutti”. Un aiuto – ne è convinta la vicepresidente – potrebbe arrivare già solo da una regolamentazione differente del semaforo”. Poi, come proposto già in passato da CNA, si dovrebbe intervenire con una nuova segnaletica orizzontale, arretrando lo stop dei veicoli al semaforo di almeno tre metri per dare maggiore visibilità ai camionisti.
“Non da ultimo – conclude il presidente regionale Claudio Corrarati – si deve sensibilizzare tutti ad una convivenza responsabile sulla strada. Si sta muovendo in questa direzione anche l’Unione Europea con una direttiva, non ancora recepita dall’Italia, che obbliga di installare sui lati “ciechi” dei mezzi delle serigrafie che avvertano gli altri attori della viabilità, che siano ciclisti, pedoni o automobilisti, che l’autotrasportatore non ha una piena visibilità di quella parte del camion. Tutti – conclude Corrarati – sono chiamati a fare la propria parte per diminuire gli incidenti e aumentare la sicurezza sulle nostre stradFoto, Claudio Corrarati@CNA Trentino Alto Adige