Mentre le produzioni del Teatro Stabile “Tango Macondo. Il venditore di Metafore” di Giorgio Gallione con Paolo Fresu e Ugo Dighero e “Peachum. Un’opera da tre soldi” di Fausto Paravidino con Rocco Papaleo proseguono il loro tour nazionale, a Bolzano ci si prepara ad un altro debutto, previsto giovedì 25 novembre alle 20.30 (repliche fino al 28 novembre). Al Teatro Comunale si è giunti al momento cruciale delle prove di “Balasso fa Ruzante. Amori disperati in tempo di guerre”, spettacolo scritto da Natalino Balasso e interpretato assieme ad Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel. La regia è affidata a Marta Dalla Via, raffinata caratterista e profonda conoscitrice delle corde espressive di Balasso/ Ruzante, che dirige questo ensemble affiatato, tessendo i fili e i toni di questa commedia e calibra slancio comico con poetica drammatica. Le scene sono ideate da Roberto Di Fresco, i costumi da Sonia Marianni e il disegno luci è affidato a Luca dé Martini di Valle Aperta. “Balasso fa Ruzante. Amori disperati in tempo di guerre” verrà presentato al Comunale di Bolzano giovedì 25 novembre e sabato 27 alle 20.30, venerdì 26 alle 19.00 e domenica 28 alle 16.00. I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso le Casse del Teatro Comunale (mart-ven 11-14 e 17-19 e sab 11-14). I biglietti singoli sono in vendita anche on-line sul sito teatro-bolzano.it e sulla App Teatro Stabile di Bolzano (iOs e Abdroid).
Balasso ha intrecciato una selezione di testi tratti dall’opera di Angelo Beolco, attore e commediografo padovano del Rinascimento, famoso per aver dato vita al personaggio di Ruzante, un contadino padovano ruspante, famelico e poltrone. L’universo evocato dalle opere di Ruzante –una vera e propria eccezione nella letteratura rinascimentale – è popolato da villani rudi ed elementari e improntato da un’esaltazione semiseria dell’energia grezza degli istinti. La forza delle commedie di Ruzante nasce dalla comicità vitale e allo stesso tempo amara che le pervade e dal dirompente realismo espressivo. «Nella sua riscrittura, Balasso ha reinventato la lingua di Ruzante che usava il dialetto pavano intriso di diversi linguaggi e portando in scena un gergo che mantiene senso e suono dell’originale» commenta Marta Dalla Via «Un neo-dialetto obliquo, abbondante e spassoso, che rende concrete tre figure toccanti: l’amico rivale Menato, Gnua donna sottoposta eppure dominante e lo stesso Ruzante. Un uomo contemporaneamente furbo e credulone, pavido eppure capace di uccidere, un eroe comico dentro il quale scorre qualcosa di primitivo che lo rende immortale».
Sabato 20 novembre alle 11.00 Balasso e Marta Dalla Via saranno gli ospiti del terzo incontro con il pubblico organizzato dallo Stabile di Bolzano al Waag Cafè, moderato da Massimiliano Boschi. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con Alto Adige Innovazione e si colloca nell’ambito della rassegna “Vetrina Teatro”. I posti sono limitati, si consiglia prenotazione telefonica o per e-mail (info@waagcafe.eu) o via whatsapp (0471 347455).
Foto, Balasso fa Ruzante/c-Giacomo Gottardi