“L‘ordinazione non è un premio personale, ma una vocazione ecclesiale al servizio del prossimo. Abbiamo bisogno di una Chiesa che si metta al fianco delle persone“: così il vescovo Ivo Muser ieri a Castelrotto nel rito di ordinazione del nuovo diacono permanente Martin Karbon, allenatore di sci alpino.
Nella chiesa parrocchiale di Castelrotto, suo paese di origine, Martin Karbon è stato ordinato diacono permanente dal vescovo Ivo Muser. Karbon conclude così il suo percorso triennale di preparazione al diaconato permanente, cioè non finalizzato al sacerdozio. La Diocesi conta 27 persone impegnate nel diaconato permanente. Il loro servizio riguarda la parola, la liturgia e la carità: predicare, distribuire la comunione, conferire il battesimo e benedire le nozze, presiedere le esequie. “I diaconi permanenti – ha ricordato il vescovo Ivo Muser nell’omelia – non sono sostituti in tempi di carenze sacerdotali, sono un segno, un’espressione sacramentale della vita della nostra Chiesa.”
Rivolto al candidato, il vescovo lo ha invitato “ad avere a cuore le persone, con le loro domande, preoccupazioni, esperienze, speranze e gioie, con la loro fede e i loro dubbi. E non dimenticare: il sacramento dell’ordinazione non è una distinzione personale né un’autorealizzazione, ma una vocazione ecclesiale a servire il prossimo nel nome di Gesù. Ti auguro un cuore sensibile e in ascolto della Parola e delle persone.“ Il vescovo ha poi consegnato al diacono il Vangelo.
Martin Karbon, classe 1982, è sposato e ha quattro figli. Il nuovo diacono permanente è un ex atleta di sci alpino e ha fatto parte della squadra nazionale italiana giovanile di sci tra il 2001 e il 2004. Oggi lavora come allenatore di sci del Gruppo sportivo carabinieri e dal 2010 è impegnato nel consiglio parrocchiale di Castelrotto, dal 2016 come presidente. Oltre al suo impegno in parrocchia, è membro dei vigili del fuoco volontari di San Michele di Castelrotto. Il vescovo lo ha invitato a portare dentro il suo ministero diaconale “l’esperienza di marito e padre, ma anche la professione e l’entusiasmo per lo sport.”
Al termine della celebrazione, la comunità parrocchiale ha invitato a una grande festa aperta a tutti nella piazza del paese, in onore del neo diacono.
Foto, Martin Karbon