RSPP: Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

La gestione della sicurezza sul posto di lavoro è un compito altamente delicato, che non può essere improvvisato ma presuppone il ricorso a professionalità qualificate e dotate di un certo grado di esperienza. Coloro che desiderano essere coinvolti in maniera attiva in questo settore dovrebbero diventare consapevoli delle procedure che è necessario seguire per assumere il ruolo di RSPP. Si tratta di una tematica che da lungo tempo è oggetto di dibattito non solo in Italia ma anche a livello internazionale; esistono delle disposizioni normative specifiche che devono essere rispettate da tutte le aziende, a prescindere dalla loro tipologia, dal settore a cui appartengono e dal numero di dipendenti che ne fanno parte. Se vuoi saperne di più, clicca qui oppure prosegui nella lettura di questo articolo.

Sicurezza sul lavoro: che cosa prevede la legge in Italia

Nel nostro Paese, è il D. Lgs. n. 81 del 9 aprile del 2008 il testo di riferimento dal punto di vista normativo per ciò che concerne la tutela e la sicurezza sui posti di lavoro, in attuazione della legge n. 123 (articolo 1) del 3 agosto del 2007. In base a quanto previsto dal decreto legislativo in questione, le norme indicate per la tutela della sicurezza sul posto di lavoro devono essere rispettate e applicate da tutte le aziende. Tali norme hanno lo scopo di garantire la sicurezza e la salute di coloro che si trovano nei luoghi di lavoro. L’articolo 2 di questo testo precisa che il servizio di prevenzione e protezione consiste nell’insieme di mezzi, sistemi e persone che si occupano della prevenzione e della protezione dai rischi professionali. Tocca al datore di lavoro garantire il rispetto di tutti gli obblighi indicati dalla normativa.

Il ruolo del responsabile RSPP

La sigla RSPP sta per responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Stiamo parlando di una figura che nel nostro Paese è stata introdotta ormai più di 30 anni fa, attraverso il D. Lgs. n. 626 del 1994, in attuazione delle direttive europee già vigenti in materia. Questo ruolo, a livello internazionale, può essere indicato con la dicitura di safety manager oppure come HSE Manager, là dove l’acronimo sta per Health, Safety e Environment, vale a dire salute, sicurezza e ambiente. L’articolo 2 del D. Lgs. n. 81, invece, precisa che il responsabile del servizio di prevenzione e protezione è il soggetto che viene indicato dal datore di lavoro affinché coordini il servizio di prevenzione e protezione dei rischi in virtù delle capacità di cui è in possesso e dei requisiti professionali che soddisfa.

Che cosa fa il responsabile del servizio di prevenzione e protezione

Per assumere l’incarico di responsabile del servizio di prevenzione e protezione è necessario essere in possesso di una formazione adeguata, grazie a cui si dispone delle competenze che occorrono per coordinare il servizio, così che i lavoratori possano essere protetti dai rischi professionali a cui sono esposti. La figura RSPP è chiamata tra l’altro a valutare i molteplici fattori di rischio che si possono riscontrare in un contesto di lavoro e stabilisce il programma in cui sono indicate le procedure mirate a neutralizzarli o attenuarli. Chi svolge questo ruolo è tenuto fra l’altro a stilare il documento di valutazione dei rischi, che deve essere redatto con la collaborazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, del medico competente e del datore di lavoro. In questo documento sono specificati i rischi presenti sul posto di lavoro e vengono identificate le misure necessarie a garantire la massima sicurezza possibile per i lavoratori.

Le mansioni più importanti della figura RSPP

Ogni RSPP è tenuto a elaborare le misure di protezione e prevenzione necessarie, ma anche i sistemi di controllo delle misure in questione. Una volta identificati i fattori di rischio, essi devono essere valutati affinché si possano poi definire le misure indispensabili per garantire la salubrità e la sicurezza dei posti di lavoro, tenendo conto delle norme in vigore e delle caratteristiche dell’organizzazione aziendale. Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, inoltre, è chiamato a prendere parte alle consultazioni mirate alla tutela della sicurezza e della salute sul posto di lavoro, partecipando anche alla riunione periodica.

Il ricorso ai consulenti esterni

Le aziende hanno la possibilità di affidare il ruolo di RSPP a un consulente esterno, individuando un professionista esperto che si occupi delle mansioni che abbiamo indicato nelle righe precedenti. Ci sono, poi, ulteriori compiti che è necessario prendere in considerazione: per esempio la redazione del materiale e dei documenti necessari per i percorsi di formazione destinati ai lavoratori; l’assistenza da offrire al datore di lavoro per la corretta interpretazione delle norme e dei loro aggiornamenti; il confronto con gli enti pubblici, con gli organi di vigilanza e con gli enti assicurativi. Il consulente esterno che riceve l’incarico di RSPP deve, naturalmente, essere formato ad hoc per la valutazione dei rischi.