Bolzano. “Franca Viola – il coraggio di dire di no”, incontro a cura del Club Arcimboldo

Questo pomeriggio alle 17.30 presso il punto WE di Piazza Domenicani 22 a Bolzano per “Ti racconto una storia” del Club Arcimboldo si parlerà con Elisa Feller di “Franca Viola – il coraggio di dire di no”.

Franca Viola è la prima donna ad aver rifiutato pubblicamente il matrimonio riparatore e per questo divenne il simbolo della crescita civile dell’Italia nel secondo dopoguerra e dell’emancipazione delle donne italiane.

Nel 1965 ad Alcamo Franca Viola subiva un atto che a quel tempo non era raro. Fu rapita e violentata dall’uomo che aveva rifiutato e sembrava non avere scelta: perdere la “purezza” costituiva un’onta incancellabile e l’unica soluzione era “sposare l’uomo che l’aveva disonorata”. “Solo così la macchia sarebbe stata lavata.”
Anche la legge accettava il matrimonio “riparatore” e quindi tutto era contro di lei.

Infatti, il codice penale prevedeva un articolo, il 530, che diceva: “Per i delitti preveduti dal capo primo e dall’articolo 530, il matrimonio, che l’autore del reato contragga con la persona offesa, estingue il reato, anche riguardo a coloro che sono concorsi nel reato medesimo; e, se vi è stata condanna, ne cessano l’esecuzione e gli effetti penali”. Inoltre, lo stupro era considerato un “delitto contro la moralità pubblica e il buon costume”.

Fino al 1996 se chi stuprava decideva di sposare la donna non finiva processato ed evitava il carcere. Se quella legge e quel modo di pensare è stato modificato, è perché Franca Viola disse NO.

Decise che la libertà non poteva venirle rubata e con enorme coraggio fece quello che nessuno si sarebbe mai aspettato… dire di NO …anche alla Mafia.
“Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l’onore lo perde chi le fa certe cose, non chi le subisce”.