“Quo vadis?” 2025, l’Irlanda protagonista Festival delle culture e delle lingue

Torna Quo vadis? il festival che porta l’Alto Adige alla scoperta delle lingue e delle culture del mondo: protagonista di due mostre d’arte e di un ricco programma di eventi è quest’anno l’Irlanda. L’inaugurazione dell’edizione 2025 del festival coincide con l’apertura della mostra Touch me not: venerdì 14 febbraio, alle ore 18:30, presso il Centro Trevi-TreviLab di Bolzano. La seconda inaugurazione sarà presso la Sala Espositiva di Laives, sabato 15 febbraio alle ore 18:30, con la mostra Irlanda. Un viaggio tra paesaggio e cinema, realizzata in collaborazione con Turismo Irlandese. Inaugurazioni e mostre a ingresso libero.

L’Agenzia di Educazione Permanente CEDOCS di Bolzano e l’Associazione culturale lasecondaluna di Laives presentano Quo vadis? – Festival delle culture e delle lingue. Ogni anno, il Festival si occupa di scoprire la cultura, l’arte e le lingue di una specifica area del mondo. Dopo le edizioni 2023 e 2024 dedicate rispettivamente alla Corea del Sud e al Messico, nel 2025 la destinazione è l’Irlanda, esplorata attraverso due mostre d’arte e una serie di eventi che si svolgeranno dal 14 febbraio al 15 marzo nelle tre città di Bolzano, Laives e Merano.

Touch me not è il titolo dell’installazione ambientale, a cura di Nicolò Faccenda, nata da un periodo di ricerca trascorso dall’artista Samira Mosca in Irlanda del Nord – tra Belfast e Derry (o Londonderry) – nel novembre 2024. L’intervento approfondisce il tema del trauma collettivo dal punto di vista del contesto nord-irlandese, segnato da un conflitto civile di durata pluridecennale (noto come “The Troubles”), con una particolare attenzione sulla trasmissione trans-generazionale dei suoi effetti.

La mostra si compone di una serie di ritratti a figura intera e a dimensione reale, testimonianze orali e scritte, un diario di viaggio e svariati esemplari di mimosa pudica (o “touch me not”, da cui il titolo), pianta che ricorda il trauma e reagisce ad esso: le sue foglie si chiudono in risposta a una minaccia e ciò influenza la capacità di portare a termine il processo di fotosintesi. “Questa reazione di difesa, all’apparenza eccessiva, simile ai meccanismi che mette in atto chi ha subìto un trauma, viene trasmessa di generazione in generazione.

Come la mimosa pudica impara, ricorda e comprende quando la minaccia è reale, allo stesso modo riesce a riconoscere quando la reazione ereditata non è più giustificata.” spiega l’artista Samira Mosca. “È proprio attraverso un processo di elaborazione del trauma, che passa anche per il riconoscimento e la riflessione sul contesto, che si può interrompere la catena di reazioni e malesseri che rischiano di perdurare nel tempo. In questo senso, raccontare e condividere la propria esperienza traumatica non è solo un atto di memoria, ma una parte fondamentale del processo di cura e di elaborazione del dolore.”

L’installazione si completa con una sezione bibliografica che raccoglie una serie di materiali di studio e documentazione selezionati dall’artista. In mostra è inoltre presente un video in cui lo scienziato politico irlandese Seán Thomas Cummins approfondisce il contesto storico-politico delle vicende nord-irlandesi.
Ingresso libero e gratuito.

La mostra sarà aperta venerdì 14 febbraio alle ore 18:30, presso il Centro Trevi-TreviLab di Bolzano e rimarrà aperta fino a sabato 15 marzo, tutti i giorni tranne a domenica dalle 10:00 – 12:00 e dalle 15:00 – 19:00; chiusura giovedì 27 febbraio e martedì 4 marzo.

Si potranno  approfondire i contenuti della mostra attraverso due visite guidate, mercoledì 26 febbraio alle ore 18:00 e giovedì 13 marzo alle ore 17:30, a partecipazione gratuita e con prenotazione obbligatoria tramite la piattaforma Eventbrite.
Giovedì 13 marzo alle ore 18:30 ci sarà inoltre la possibilità di partecipare ad un talk con l’artista Samira Mosca. Partecipazione gratuita con prenotazione su Eventbrite.

Anche in questa edizione del festival, un ricco programma di eventi accompagnerà le due mostre d’arte: conferenze, workshop, degustazioni, letture per bambine e bambini, proiezioni e spettacoli di danza e musica dal vivo animeranno Bolzano, Laives e Merano.
È possibile scoprire il programma completo dell’edizione 2025 sul sito www.quovadisfestival.it
.Il progetto realizzato da CEDOCS e lasecondaluna, con il sostegno della Ripartizione Cultura italiana della Provincia di Bolzano.

Foto. Achill Island@Gareth MC Connack