YOST contro l’aumento dei prezzi degli alloggi per studenti. Il caso di Bolzano è un segnale preoccupante

L’associazione MUA, Movimento Universitario Altoatesino, che gestisce da anni il progetto YOST.APARTMENTS, esprime grande preoccupazione per il recente annuncio relativo alla costruzione di nuovi studentati a Bolzano con posti letto a 600 euro al mese, come riportato dall’articolo del quotidiano “Alto Adige” diffuso sul web oggi. Questa decisione rischia apportare un ulteriore enorme danno contro gli studenti, avvallando il continuo rincaro degli affitti nella città.
YOST, lanciato nel 2017 dal MUA, è un servizio gratuito che ha l’obiettivo di creare concorrenza tra privati e contenere i prezzi degli alloggi per studenti a Bolzano. Grazie a questa iniziativa, nel 2023 siamo riusciti a mantenere una media di 500 euro al mese per una stanza singola e 380
per una doppia, una cifra ben inferiore rispetto a quanto previsto per i nuovi studentati, nonostante a nostro avviso sia già molto alta rispetto a tante altre città universitarie italiane e ponga Bolzano ai vertici di questa speciale classifica sulle città più care dove studiare in Italia.
Il nostro impegno è sempre stato quello di fornire un’alternativa accessibile e trasparente per gli studenti, contrastando le speculazioni sul mercato immobiliare.
Il problema dell’aumento dei costi per gli studenti non è certo limitato a Bolzano. In tutta Italia, studenti di città come Milano, Roma, Bologna e Napoli hanno organizzato proteste, spesso dormendo in tende per denunciare i prezzi insostenibili degli affitti e la mancanza di alloggi adeguati. Secondo un rapporto della Banca d’Italia, i prezzi degli affitti sono aumentati del 10,1% rispetto all’anno precedente, toccando cifre record in città come Milano, dove si pagano in media 22 euro al metro quadro. Questi rincari, alimentati anche dalla diffusione degli affitti brevi, stanno peggiorando una situazione già critica per gli studenti e le famiglie a basso reddito.
Le proteste degli studenti italiani si sono intensificate nel 2023, con manifestazioni in molte città, tra cui Roma, Torino, Bologna, Perugia e Palermo. Gli studenti chiedono al governo di destinare maggiori fondi per alloggi pubblici e sussidi per l’affitto, sollecitando un investimento di 2 miliardi di euro per garantire il diritto allo studio.
YOST invita le istituzioni a non replicare modelli che favoriscono l’aumento dei costi, ma a promuovere soluzioni sostenibili che mettano al centro il diritto allo studio. È essenziale non solo costruire nuovi alloggi, ma farlo a prezzi accessibili e in linea con le reali esigenze degli studenti. Chiediamo un tavolo di confronto con le autorità locali per sviluppare strategie congiunte che possano realmente rispondere al bisogno abitativo senza gravare ulteriormente sulle famiglie. L’aumento dei prezzi degli alloggi a Bolzano e in tutta Italia rappresenta una sfida urgente. Progetti come YOST dimostrano che è possibile offrire alternative accessibili e trasparenti, e chiediamo alle istituzioni di collaborare per evitare che il caro-affitti diventi una barriera insormontabile per i nostri studenti.