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“Perfetti sconosciuti”, in scena al Sociale di Trento

3 Aprile 2024

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“Perfetti sconosciuti”, in scena al Sociale di Trento

Per l’appuntamento conclusivo della Stagione del Teatro Sociale programmata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento, è in arrivo l’adattamento teatrale di uno tra i film italiani più amati e di maggior successo degli ultimi anni. Da giovedì 4 a domenica 7 aprile il Teatro Sociale ospiterà infatti Perfetti Sconosciuti, uno spettacolo di Paolo Genovese, interpretato da un cast di grande qualità composto da Dino Abbrescia, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Anna Ferzetti, Astrid Meloni, una produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana e Lotus Production.
Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale portando in scena l’adattamento di “Perfetti Sconosciuti”, film amatissimo e vincitore di molti premi (David di Donatello e Nastri d’argento, tra gli altri) che il regista romano portò nelle sale nel 2016, facendo registrare fin da subito un enorme successo di pubblico, sia in Italia che all’estero. Ne è la prova il fatto che, ancora oggi, Perfetti Sconosciuti è la pellicola con più remake di sempre nella storia del cinema.
Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”.
Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi è invece custodita nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare?
Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità, mettendo i propri cellulari sul tavolo, condividendo tra loro messaggi e telefonate. Un gioco che permetterà al gruppo di mettere così a conoscenza l’un l’altro i propri segreti più profondi…
«La scelta di portare questo film a teatro deriva dalla stessa sceneggiatura, con sette persone a tavola e un posto vuoto – ha spiegato Paolo Genovese in un’intervista con Maura Sesia pubblicata sulle pagine de La Repubblica Torino –. Non era casuale, quel posto lo immaginavo per lo spettatore che si sarebbe idealmente seduto e avrebbe partecipato alla cena. E poi ho pensato a cosa avrebbero provato gli spettatori di una platea, se avessero riempito loro quel posto vuoto. Ero curioso di capire le sensazioni differenti, ne è sbocciato uno spettacolo molto coinvolgente».
Uno spettacolo che, dopo quasi un anno di repliche in tutta Italia, continua a far registrare uno straordinario successo, portando in scena un tema quantomai attuale: l’uso degli smartphone.
«Dieci anni fa ero interessato a capire dove stavamo andando ma ho visto che la nostra dipendenza dal cellulare e dalla rete è aumentata in maniera esponenziale – ha confessato il regista. – La tecnologia ha una parte fisiologica, utile, e una patologica molto presente e incontrollabile, tant’è che abbiamo avuto la comparsa di una nuova categoria, gli odiatori, gli haters».
Foto di scena, “Perfetti sconosciuti” @ Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento