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Giornata delle guide turistiche, tutte le iniziative a Bolzano4 min read

20 Febbraio 2024 3 min read

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Giornata delle guide turistiche, tutte le iniziative a Bolzano4 min read

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Il 21 febbraio si celebra in tutto il mondo la Giornata delle Guide Turistiche. Anche Bolzano prende parte alla celebrazione con diverse iniziative supportate dall’Associazione delle Guide. Il presidente Buratti: “Figure fondamentali”.
Le guide turistiche sono il cuore pulsante delle località, spesso la faccia che la città mostra ai suoi visitatori. Bolzano non fa eccezione e celebra con gioia la Giornata Mondiale dedicata a questa figura professionale che cade il 21 febbraio. Diverse, dunque, le iniziative che portano gratuitamente alla scoperta di angoli singolari e affascinanti del capoluogo. “Sono una figura fondamentale per tutta la comunità – sottolinea il presidente dell’Azienda di Soggiorno Roland Buratti – sia per la loro capacità di trasmettere le nostre bellezze a chi viene da fuori ma anche per le tante informazioni utili che possono dare ai bolzanini. Le guide turistiche sono depositarie di un sapere che è il cuore della città e svolgono una mansione che richiede un’altissima preparazione professionale. A loro va il nostro plauso e il nostro riconoscimento”.
Venerdì 23 febbraio la guida Lorenzo Ferrarese condurrà i partecipanti in un itinerario da piazza Walther sino a piazza Vittoria toccando tutti i luoghi simbolo di Bolzano, come la statua dedicata a Re Laurino in piazza Magnago, il Nettuno di piazza Erbe e altri monumenti pubblici. Particolare sarà l’incontro con alcune pietre d’inciampo che raccontano anche le pagine più scure della storia. Una passeggiata di un’ora e mezza, totalmente gratuita, attraverso la mutazione del concetto di monumento pubblico che ha attraversato gli ultimi tre secoli densi di storia. Appuntamento alle ore 14.30 al monumento dedicato a Walther von der Vogelweide.
Sempre venerdì ma alle ore 15.00 ecco la possibilità di vedere da vicino il complesso architettonico dell’Abbazia di Novacella Mariaheim in via Dalmazia. Un edificio fondato attorno al 1630 dai prevosti con la funzione di tenuta vitivinicola (funzione che ancora oggi, seppur in piccola parte, continua a svolgere). Nel corso del XVII e del XVIII secolo la struttura fu ampliata con tre cappelle e ambienti di rappresentanza, tra cui la celebre sala a cassettoni. Il suo campanile, alto 25 metri, ancora oggi è ben visibile al centro del rione Europa Novacella. Notevoli le pitture murali che si possono ammirare e che saranno illustrate dalla guida Marina Mascher. In contemporanea, alle ore 15, ecco che la collega Nadia Tumiatti proporrà una panoramica di Bolzano alla fine dell’800 tra storia e arte con ritrovo davanti al Museo Archeologico di via Museo.
Sabato 24 febbraio, invece, la guida Markus Perwanger attenderà gli interessati alle ore 10.00 per una visita alla scuola primaria Dante Alighieri in via Cassa di Risparmio che un tempo era intitolata alla imperatrice Elisabetta. Un istituto scolastico entrato in funzione nel 1911 (era parte del piano scuole dell’allora sindaco Julius Perathoner) per poi essere occupato e rinominato Regina Elena in epoca fascista nel 1922. La denominazione Dante Alighieri arriverà solo nell’anno scolastico 1954/55. In queste mura hanno lavorato artisti di calibro internazionale come Thony Grubhofer (suoi i castelli affrescati lungo il corridoio), Albert Stolz (che dipinse 25 pannelli nella struttura a cassettoni che copre il giroscale) e Andrä Kompatscher lasciando tracce significative del proprio passaggio. Per farsi un’idea, comunque,
in questo edificio hanno studiato personaggi storici come Silvius Magnago o il direttore d’orchestra Carlo Maria Giulini. Lo stesso imperatore Franz Joseph venne una volta a visitare l’istituto. Il percorso, della durata di un’ora e mezza, prevederà un viaggio tra testimonianze architettoniche neoromaniche degne di nota e curiosità storico-artistiche. Il punto d’incontro sarà davanti all’ingresso principale della scuola Dante. 
Chiusura domenica 25 febbraio alle ore 15.00 con la visita alla chiesa di Regina Pacis in via Dalmazia con la guida di Marina Mascher. Un edificio relativamente recente, risalente agli anni Cinquanta quando sorse la necessità di avere un luogo di raccoglimento religioso nel quartiere (allora Littorio) ma anche di spazi di aggregazione. La curia incaricò l’ingegnere Paolo Candelbegher per un progetto di chiesa, canonica e oratorio sugli spazi già di proprietà di Mariaheim. Fu incluso anche un teatro ma ci vollero molti più anni perché la chiesa assumesse l’aspetto che ha oggi. Curiosamente la sua ubicazione originaria doveva essere in via Rovigo dove oggi sorge l’asilo e ancora oggi al fianco dell’altare si può trovare la prima pietra posata nel 1953 (con i lavori poi conclusi nel 1956).