La notizia -sebbene nota da tempo- continua a circolare sottotraccia: a fine maggio l’Assemblea mondiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) inviterà i Paesi membri ad approvare il nuovo Trattato Pandemico e gli emendamenti agli attuali Regolamenti Sanitari Internazionali, in vigore dal 2005. Qualora i loro contenuti venissero approvati, l’OMS godrebbe di poteri pressoché assoluti. L’allarme è stato lanciato solo da un numero sparuto di media e dai componenti della Commissione medico-scientifica indipendente (CMSi). Tuttavia il pericolo è gravissimo: ‘Occorre prenderne rapida consapevolezza e mobilitarsi affinché il Governo respinga un incredibile attacco alla sovranità e all’indipendenza nazionale’ comunica la CMSi. Nell’ultima pubblicazione il coordinatore della Commissione, il dott. Alberto Donzelli (già presidente della Fondazione Allineare Sanità e Salute) scrive che la ‘‘preparazione pandemica’ è un’operazione di marketing e un cavallo di Troia progettato per trasferire miliardi di dollari dei contribuenti ad industrie e Nazioni ‘amiche’, oltre che all’OMS’. È noto da tempo, infatti, che gran parte dei finanziamenti all’OMS, posizionati in modo strategico rispetto a molti finanziamenti degli Stati membri, è opera di privati. Secondo la CMSi, l’approvazione del Trattato contribuirebbe a ‘giustificare la censura e la propaganda in nome della salute’ e a ‘trasferire sovranità e potere decisionale in materia di salute al Direttore generale -e ai direttori delle sei Regioni- dell’OMS’. Altro grave rischio, accortamente mascherato, è quello di ‘usare il concetto di ‘One Health’ per impacchettare uomini, animali, piante ed ecosistemi, compresi i cambiamenti climatici, nel paniere ‘One Health’ sotto l’autorità dell’OMS’. In pratica gli Stati membri delegherebbero all’OMS la gestione di qualsiasi aspetto sanitario e di molto altro. L’OMS potrebbe ‘dichiarare continue pandemie, anche potenziali o presunte, per giustificare l’introduzione di ulteriori vaccini, passaporti vaccinali e valute digitali e un maggior controllo sulla popolazione’. Un’eventuale, nuova emergenza sanitaria autorizzerebbe l’OMS a: ‘imporre vaccini di rapida produzione, testati in modo insufficiente e sollevando da responsabilità chi li produce e chi li somministra (dietro corrispettivo, ndr)’; espandere i programmi vaccinali, nonostante un’efficacia nel complesso negativa e gravi effetti avversi, anche a centinaia di prodotti in fase di sviluppo’. Il ‘Sistema di Biosicurezza Globale’ (così lo definisce la CMSi) si fonda su due documenti: numerosi emendamenti all’attuale Regolamento Sanitario (2005) (RSI – IHR) e una proposta di Trattato sulle pandemie. La denominazione di quest’ultimo viene modificata man mano che si redigono le varie bozze, fra l’altro nell’assoluta segretezza: ‘I negoziati si svolgono in segreto. L’ultima bozza disponibile degli emendamenti ai RSI risale al 6 febbraio 2023’, mentre ‘l’ultima bozza del Trattato è del 30 ottobre 2023’. Emendamenti e Trattato dovrebbero essere approvati in occasione della 77ª Assemblea Mondiale della Sanità, programmata per il prossimo 28 maggio. ‘I Regolamenti Sanitari Internazionali (RSI) e i rispettivi emendamenti -prosegue la CMSi- sono adottati a maggioranza semplice e diventano vincolanti per tutti gli Stati membri, a meno che uno Stato non li abbia rifiutati o non abbia espresso delle riserve entro termini predefiniti. Tuttavia, gli emendamenti adottati nel 2022 non sono mai stati sottoposti a valutazione formale ma, dopo trattative riservate, approvati ‘per consenso’’. Tale prassi viene comunemente accettata, sebbene l’articolo 59 della Costituzione dell’OMS reciti ben altro. I pericoli che si annidano dietro un’operazione del genere sono perciò spaventosi: le modifiche dell’articolo 3 dell’RSI eliminerebbe le tutele dei diritti umani, la libertà e la dignità personali. Inoltre l’OMS potrebbe imporre o vietare l’uso di determinati farmaci, stabilire misure restrittive durante le pandemie, in quanto le sue ‘raccomandazioni’ diventerebbero vincolanti. Si rafforzerebbe la censura delle cosiddette ‘informazioni false (disinformazione) e inaffidabili riguardanti minacce alla salute pubblica stabilite dall’OMS’, nonché il ‘trasferimento di campioni e dati di sequenze genetiche per ‘agenti patogeni in grado di causare pandemie ed epidemie o altre situazioni ad alto rischio’ all’OMS e a terzi, con tutti i rischi che ne conseguono’. La CMSi teme quindi che si offra all’OMS la possibilità di ricevere un assegno in bianco con cui creare nuove regole future. Regole che riguarderanno, come detto, anche la disinformazione (vera o presunta), ovvero la censura sistematica e capillare di informazioni non allineate. Il nuovo Trattato prevede lo sviluppo e la produzione di vaccini (esentando da responsabilità tanto i produttori quanto coloro che li somministreranno) a velocità inaudita, per ‘usi d’emergenza. USA, UE e altri Paesi hanno chiesto 100 giorni di tempo per lo sviluppo e altri 30 giorni per produrre vaccini pandemici. Ciò non consentirebbe test validi sull’uomo’. I nuovi emendamenti entrerebbero in vigore dopo la dichiarazione di un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale (PHEIC), anche solo potenziale. Il Trattato, infine, ‘sarà in vigore in modo ininterrotto e non richiederà dichiarazioni o una pandemia per conferire nuovi poteri all’OMS’. Nel comunicato la CMSi spiega che le elezioni europee di giugno consentiranno di esplicitare nei programmi delle forze politiche alcuni punti: l’’impegno programmatico a non aderire al Trattato e agli emendamenti’ (lasciando in vigore i Regolamenti del 2005, se i nuovi emendamenti conterranno le forzature anticipate) e l’’impegno a garantire la libertà di espressione e di informazione, attraverso la promozione di confronti scientifici aperti’. Inoltre, l’impegno a riscrivere il ‘Piano nazionale di Preparazione e Risposta Pandemica’, che nella bozza circolata anticiperebbe addirittura a oggi, senza reale consapevolezza da parte del Governo e del Parlamento, quanto l’OMS e l’Unione Europea intenderebbero far approvare agli Stati membri in maggio 2024. L’auspicio della Commissione medico-scientifica indipendente è che, in vista del voto europeo, la popolazione consideri ‘solo i partiti e i singoli candidati che prendano chiari e non ambigui impegni programmatici sottoscritti su questi tre punti’. Si ricorda che la CMSi ha sollecitato ripetutamente un confronto scientifico e istituzionale, a partire dal 2021. Confronto che, finora, le era sempre stato negato, ma che si è finalmente inaugurato oggi, e in modo positivo, con la nuova Direzione della Prevenzione, presso il Ministero della Salute.
La deriva totalitaria dell’OMS verso il potere assoluto: l’allarme della Commissione medico-scientifica indipendente
- Francesco Servadio
- 12 Febbraio 2024
- 10:18