Un “Affresco Bolzanino” per scoprire le preziosità di Bolzano

Sabato 18 novembre al Circolo Cittadino con ingresso libero, lo spettacolo multimediale di New Eos Performing Arts «AFFRESCO BOLZANINO», tratto dal libro di Claudio Calabrese “Bolzano nel segno dei tempi” (Praxis). Un concentrato di storia, arte, società, aneddotica, preziosità e peculiarità ad ampio respiro sul conto del capoluogo altoatesino, esplicato nell’intreccio di testi interpretati, musica dal vivo e immagini da parte dei performers Mara Da Roit (voce narrante femminile, ‘visuals’, autrice della riduzione), Patrizio Zindaco (voce narrante maschile) e Luca Dall’Asta (musiche).

Un format apparentemente complesso, ma che sulla scena vede gli elementi fondersi senza soluzione di continuità dando luogo a un tutt’uno di forte presa, come ben sa chi abbia assistito a qualche performance di New Eos Performing Arts nei già dieci anni di vita artistica della compagine.

“Come in tutte le nostre produzioni precedenti – spiega la coordinatrice del gruppo, Mara Da Roit – ci prefiggiamo di coinvolgere lo spettatore in una fitta trama fatta di parole interpretate, musica plasmata su quanto narriamo a parole, a mo’ di colonna sonora eseguita dal vivo in concordanza con le varie sfumature di contenuto, e immagini che accompagnano ogni momento del parlato. In questo caso, più di quante mai prima d’ora: circa duecento, perlopiù inedite in quanto realizzate proprio in funzione dello spettacolo. La componente visiva sarà inoltre punteggiata da alcune foto d’epoca – sempre con Bolzano per soggetto – messe gentilmente a disposizione fra gli altri da Ettore Frangipane e Natalino Bernato, o acquisite sotto forma di foto-da-foto presso musei e siti pubblici bolzanini”.

Tutto si svilupperà attorno ai testi estrapolati dal libro di cui lo spettacolo rappresenta la riduzione scenica, dando vita a un’operazione di cultura-conoscenza-spettacolo costruita con l’avallo concettuale dell’Autore Claudio Calabrese e della Casa editrice Praxis Bolzano, che hanno entusiasticamente sposato il progetto. Una riduzione che non vuole avere il requisito dell’esaustività per ragioni di tempistica, ma che tuttavia, nel volgere di un’ora, trasporterà la platea in un viaggio sfaccettato attraverso la città di Bolzano: con tanto di informazioni storiche, aneddoti, focus su personaggi particolari, descrizioni di siti e attrattive; il tutto, sviluppato non già in forma distaccata e didascalica ma a mo’ di narrazione filante e che parla anche alla sfera emotiva di chi ascolta.

Quali i punti focali di questo itinerario bolzanino?

“Molti accenti – spiegano gli interpreti – verranno naturalmente riservati al centro storico e alle immediate adiacenze. Spazio quindi, solo per fare qualche esempio, al monumento a Walther, alla Fontana delle Rane e a quella del Nettuno, alla Torre con l’Orologio, alle principali vie e piazze con il loro fascino e i loro trascorsi, a palazzi dal passato meritevole di essere conosciuto, a siti (ecclesiastici e non) che sono testimonianze architettoniche all’esterno e, all’interno, custodi di preziosità; ma non senza spunti più contemporanei come il Museion, la piazzetta sul retro del Duomo con le sue chicche artistiche, l’Università, e anche testimonianze della prima metà del Novecento. Il percorso si svilupperà inoltre verso Gries, verso l’asse di Corso Italia, verso via Resia con le ex Semirurali, e poi ancora Oltrisarco e Aslago, le ariose passeggiate, incluse quelle a mezza costa. E un blocco narrativo sarà riservato ai fascinosi castelli cittadini.” 

Il progetto artistico e, alla base, il libro da cui è scaturito, muovono da motivazioni particolari?

“Accade probabilmente a molti – spiega Claudio Calabrese – di indagare e quindi conoscere una moltitudine di luoghi lontani da casa più e meglio di quello in cui vivono o in cui si recano frequentemente in funzione dei propri interessi e attività. Una tendenza che il mio libro “Bolzano nel segno dei tempi” e conseguentemente la performance multimediale «Affresco Bolzanino» che ne è scaturita si prefiggono di invertire: accendendo i riflettori, a beneficio del pubblico bolzanino e altoatesino ma non solo, sulla città capoluogo dalla nostra Provincia. Un luogo ricco di storia – storia le cui tracce trasudano qui e là anche nel presente – e in senso lato di preziosità che vanno conosciute per apprezzarle a fondo. Vi è poi nascosto fra le pieghe anche l’intento di dare qualche strumento al lettore, e in questo caso allo spettatore, per capire meglio il passato, rimettere a fuoco gli accadimenti di cui l’Alto Adige è stato teatro, leggere attraverso ciò il presente.”

“In effetti – aggiungono Da Roit, Zindaco e Dall’Asta – questa sorta di piccola missione in termini di diffusione di conoscenze e stimolo ad acuire l’attenzione su ciò che è sotto agli occhi, finora è andata a buon fine, gratificandoci moltissimo. Infatti in occasione della ‘prima’ dello spettacolo, svoltasi un paio di mesi or sono, abbiamo avuto una corposa serie di riscontri su una lunghezza d’onda uniforme: compiacimento, da parte degli spettatori, per avere scoperto attraverso la narrazione e le immagini luoghi di Bolzano che conoscevano poco o di cui non sapevano affatto. Molti ci hanno riferito che avrebbero raccolto l’input, implicitamente ricevuto, ad andare personalmente a mettere il naso nei vari tasselli, ad acuire l’attenzione girando per le strade di Bolzano, a ricercare espressamente i luoghi di cui avevamo narrato attingendo ai testi di Claudio. Insomma si sono sentiti stimolati a camminare per la città osservando più attentamente in ogni direzione, incluso… verso l’alto. Speriamo che lo stesso effetto faccia lo spettacolo a chi sarà presente sabato alla prima, imminente replica.”

Appuntamento dunque con «AFFRESCO BOLZANINO» al Circolo Cittadino di via Grappoli 2 a Bolzano sabato 18 novembre alle ore 18. Organizza l’Associazione culturale Unuci in collaborazione con lo stesso Circolo Cittadino e l’ingresso sarà libero e gratuito per tutti gli interessati.

Foto, NewEos/c-Stefano Odorizzi