Dopo una procedura durata circa un anno, la regione dolomitica Alpe di Siusi ha ottenuto il marchio di sostenibilità Alto Adige.
Tale marchio fa parte di un programma completo, commissionato dalla Provincia di Bolzano insieme a IDM Alto Adige e pensato per le destinazioni e le imprese che si avviano verso un turismo più sostenibile.
La sostenibilità è uno dei temi centrali per il futuro dell’Alto Adige, un territorio attraente e molto ambito in cui vivere. Per mantenerlo tale, dobbiamo pensare oggi alle sfide dei prossimi decenni e lavorare per garantire ai nostri figli un habitat sostenibile anche per il domani.
“Per questo motivo, nelle vesti di regione dolomitica Alpe di Siusi, moltiplicatore e promotore dello sviluppo sostenibile, vogliamo dare il nostro contributo, promuovendo insieme la sostenibilità e dando l’esempio”, ha dichiarato Helmut Mitterstieler, presidente di Alpe di Siusi Marketing. “Puntare su questo aspetto è, innanzitutto, una necessità assoluta, dato che il turismo si nutre di una natura incontaminata e, quindi, deve fare il possibile per preservarla. Ma un tale operato non comprende solo la salvaguardia dell’ambiente: deve anche tenere conto di elementi socioeconomici, culturali e tradizionali.”
Da un anno, Alpe di Siusi Marketing e le cinque Associazioni turistiche Castelrotto, Siusi allo Sciliar, Alpe di Siusi, Fiè allo Sciliar e Tires al Catinaccio, insieme a IDM Alto Adige, collaborano con i soggetti interessati nei vari settori, seguendo 31 criteri e 85 indicatori per completare la certificazione del marchio di sostenibilità dell’Alto Adige. Ma anche i comuni della regione dolomitica svolgono un ruolo importante in tal senso. Questo marchio, infatti, è riconosciuto a livello internazionale e si basa sui principi del Global Sustainable Tourism Council (GSTC), un’istituzione che ha stabilito e consolidato uno dei più affidabili standard certificabili, e quindi più attendibili, per il turismo e i viaggi sostenibili a livello mondiale. Questo riconoscimento viene assegnato solo alle destinazioni o alle aziende che soddisfano criteri e requisiti ben definiti e che si sottopongono a regolari controlli da parte di un ente esterno indipendente, come Green Destination.
Per la regione dolomitica Alpe di Siusi, l’ottenimento del marchio di sostenibilità è solo la prima tappa.
“Abbiamo intrapreso questo cammino, ma c’è ancora molto da fare. È importante avviare un processo sostenibile e, dopo un attento bilancio, individuare i potenziali di miglioramento. Passo dopo passo, cercheremo di crescere nella giusta direzione”, ha sottolineato Christine Caproni, responsabile della sostenibilità per Alpe di Siusi Marketing.
Foto/c-Martin Kompatscher