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Luca Di Biasio corre per le Provinciali per una politica con visione

5 Settembre 2023

Luca Di Biasio corre per le Provinciali per una politica con visione

Luca Di Biasio accanto a Annamaria Molin rappresenterà Sinistra Die Linke, il partito guidato a livello nazionale da Nicola Fratoianni, alle prossime elezioni provinciali del 22 ottobre. Siccome la Sinistra non correrà con una lista autonoma, i due esponenti politici di Sinistra si candideranno nelle fila dei Grüne – Verdi – Vërc.
Luca Di Biasio, classe 1980, nativo di Formia, dopo la licenza liceale si trasferisce a Napoli dove consegue la laurea in lettere e filosofia. Successivamente si sposta in Germania come tanti suoi conterranei, dove a Düsseldorf ottiene il dottorato di ricerca. Dopo un periodo di lavoro a Berlino torna a Napoli per poi trasferirsi a Bolzano nel 2009, dove oggi insegna italiano seconda lingua alle scuole secondarie di secondo grado.
Abbiamo intervistato il Dr. Di Biasio presso la nostra redazione per conoscere le ragioni della sua candidatura con i Verdi con la collega Molin e le linee programmatiche fondamentali della Sinistra.
Di Biasio esordisce chiarendo che la sua candidatura all’interno della lista Verde è figlia di un’esperienza politica già sperimentata alle passate elezioni nazionali dello scorso anno. Per il convinto e deciso uomo di Sinistra, a prescindere da coloro che saranno eletti, il patto tra Sinistra e Verdi, permetterà a tutte le parti coinvolte nell’alleanza politica di sedersi ai tavoli di trattativa per incidere su decisioni di carattere politico e non meramente elettorale.
Incalzato in merito alla presunta presenza eccessiva di alunni con retroterra migratorio nelle scuole altoatesine di tutti i livelli, Di Biasio risponde con tono deciso che proprio grazie alla presenza di allievi provenienti da altri Paesi europei ed extraeuropei molte classi possono sopravvivere. Da appassionato insegnante Luca non manca di rilevare gli aspetti positivi della sfida culturale in atto e vede proprio nel pluralismo culturale e sociale il futuro dell’Alto Adige. «Si tende ad esasperare un fenomeno e creare dei problemi che non ci sono», assicura l’insegnante. Per Di Biasio è realtà notare che gli studenti provenienti da mondi diversi convivano in maniera naturale senza preclusioni. «Il miscuglio linguistico, anche il formarsi di nuovi slang non crea affatto chiusure, ma allarga gli orizzonti e fa diventare le persone più europee e aperte al futuro».
Luca Di Biasio non vuole sentir parlare di CPR, ovvero Centri di permanenza di rimpatrio, che senza riserve definisce luoghi di contenimento. «È sbagliato pensare che ci finiscano solamente quelle persone che delinquono. Inevitabilmente anche altri esseri umani possono rientrare tra coloro che finiscono nel vortice del CPR. Penso a coloro che non hanno lo status giuridico per rimanere sul territorio nazionale o che per ragioni varie lo hanno perso. Non per ultima va considerata la situazione psicologica di queste persone che si trovano a non sapere come andare avanti».
L’insegnante di L2 non vuole essere frainteso e non accetta di essere considerato un difensore di potenziali delinquenti. Per il politico è ovvio che chi delinque debba essere giudicato e punito a norma di legge, come è altrettanto ovvio che la Politica con la P maiuscola debba creare le condizioni perché tutte le persone si trovino in condizioni di poter lavorare e vivere serenamente. Il professore conosce bene situazioni di miseria, non crede nella facile retorica secondo la quale innumerevoli individui vengano in Italia con l’intenzione di distruggere il nostro tessuto sociale.
In materia di caro casa, invece, Di Biasio ricorda che a Bolzano ci sono cittadini che lavorano e ciononostante costrette a dormire sotto i ponti a causa degli eccessivi canoni di locazione. «Non va bene tenere gli immobili sfitti e i contributi vanno concessi a coloro che hanno veramente bisogno. È fondamentale stabilire un tetto massimo del canone, altrimenti non se ne esce», afferma Di Biasio, che si mostra scandalizzato per il fatto che oggi l’acquisto di un appartamento in Alto Adige sia riservato a pochi eletti e senza giri parole lamenta che il ceto medio si stia sfaldando.
Da buon lavoratore impegnato richiama l’attenzione sul lavoro e le relative tutele come la sicurezza, la formazione pubblica di qualità, l’informazione, la riduzione di subappalti esternalizzati e l’abolizione dei ribassi eccessivi negli appalti.
Conclude ricordando che Sanità e Scuola pubbliche sono pilastri che vanno difesi a tutti i costi contro la tendenza alla privatizzazione a favore di pochi privilegiati e auspica che gli elettori sappiano fare la giusta scelta di campo per una politica con visione.

Giornalista pubblicista, scrittore.