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Elezioni provinciali, Susanna Singer si candida nella lista JWA per una politica volta all’economia del bene comune

8 Settembre 2023

Elezioni provinciali, Susanna Singer si candida nella lista JWA per una politica volta all’economia del bene comune

Susanna Singer non è un volto nuovo in quel di Merano come non lo è il suo nome. Chi non conosce la storica famiglia Singer, la famiglia di dentisti che a Merano fanno storia da oltre cento anni? Susanna dopo la sua esperienza politica in VITA alle scorse elezioni politiche ha deciso di candidarsi nella lista guidata da Jürgen Wirth Anderlan, ovvero JWA, noto personaggio in Alto Adige, perché già comandante degli Schützen e ferreo contestatore delle misure contro la pandemia messe in atto dalle Pubbliche Autorità durante il periodo d’emergenza Covid 19.
Abbiamo contattato Susanna Singer per conoscere le motivazioni circa la sua decisione di candidarsi nelle fila della lista JWA e i punti programmatici che la contraddistinguono. «Io sicuramente avrei scelto uno dei tre movimenti politici, Vita, Enzian o JWA e dopo un’attenta valutazione ho deciso di aderire alla lista di Anderlan», dichiara con convinzione Singer, certa che sia proprio questa la formazione più consona alle sue aspettative. «Siamo 35 candidati e totalmente indipendenti e liberi di agire all’interno del futuro Consiglio provinciale». Per Susanna Singer questa libertà rappresenta uno svincolamento da ogni forma di partitocrazia per rispondere solo ed unicamente al mandato costituzionale. Singer precisa, però, che non manca un filo conduttore tra coloro che aderiscono al progetto politico messo in atto da Anderlan e compagni, anzi, c’è una visione comune che lega tutti i membri della compagine politica. In particolare – spiega Susanna Singer – tutti i membri della lista sono contro imposizioni piovute dall’alto come quella del green pass e l’obbligo vaccinale. Altresì per Singer dovrebbe essere ovvio che ogni eletto debba agire nel suo territorio di riferimento, che nel caso di Susanna è la città di Merano e dintorni.
Incalzata da me in merito a uno dei problemi più urgenti, quindi quello del carocasa, Singer prima di tutto sottolinea che non ha senso fare promesse a vuoto che poi non si potranno mantenere. Da esperta di economia circolare non parla il politichese e suggerisce che tutte le parti sociali dovrebbero convergere per trovare una risposta all’enorme necessità di alloggi a prezzi calmierati che sempre più assilla la società locale.
In merito all’immigrazione la dottoressa Singer non ha dubbi che la crescita esponenziale di persone provenienti da altri Paesi e bisognose di alloggi incida sulla disponibilità di abitazioni a disposizione di chi è nato e cresciuto in Sudtirolo.
L’economista non vuole essere fraintesa, fa, però, presente che molti immigrati avendo più figli rispondono molto più facilmente a quei criteri sociali previsti per le graduatorie che danno accesso ad agevolazioni per accedere alle case Ipes.
Sempre in tema di carocasa, Singer ricorda che gli studenti dell’Università di Bolzano, da lei definita un gioiello, devono sborsare dagli 800 ai 1300 euro mensili per un alloggio e prevede un 2024 nefasto per quanto concerne la risorsa di abitazioni a prezzi accessibili.
In tema di sicurezza l’esponente di JWA è convinta della necessità di porre un filtro d’ingresso per quegli immigrati e richiedenti d’asilo che sono da espellere nel caso in cui dovessero delinquere. «La gravità della situazione è incredibile. Come donna faccio fatica ad uscire la sera. Bisogna rafforzare l’Autonomia anche in tema di politica di sicurezza», sostiene convintamente Singer, che auspica un cambio di paradigmi negli elettori, perché si possa dare una sferzata al Sudtirolo verso un’economia del bene comune.

Foto, Susanna Singer

Giornalista pubblicista, scrittore.